Tria su Casalino: Non desidero commentare volgarità

    Le polemiche sembrano ormai di casa da quando la nuova giunta governativa si è insediata. Non solo ci sono stati gli scontri, per il momento a parole, tra il governo e le istituzioni come la commissione europea, ma anche i dissidi interni. Tra questi vi è quello che ha riguardato il portavoce del premier Conte Rocco Casalino che, in una intercettazione pubblicata da ‘La Repubblica’, attaccava pesantemente i dipendenti del ministero delle Finanze. Una polemica che sembrava ormai seppellita, ma a riaccendere nuovamente gli animi ci ha pensato il ministro dell’Economia in persona Giovanni Tria. Uno scontro che torna ad essere nuovamente incandescente proprio nel momento cruciale in cui il governo sta portando avanti la sua lotta per la manovra economica sulla manovra. Il ministro Tria ha rilasciato un’intervista a ‘Famiglia cristiana’ in cui ritornato sugli attacchi rivolti dal portavoce della presidenza del Consiglio Casalino al ministero di cui Tria è a capo e ai suoi tecnici. “Non desidero commentare volgarità e minacce contro funzionari dello Stato, specie se questi ricoprono una funzione di garanzia ed indipendenza universalmente riconosciuta e prevista dall’ordinamento”. Questo il commento di Tria che è giunto immediatamente dopo altre parole incandescenti dello stesso ministro, quelle che riguardano la preoccupante ascesa dello spread: “Non possiamo permettercelo a lungo”, ribadisce Tria. E poi aggiunge: “È un livello che non possiamo considerare di tenere troppo a lungo non per gli oneri degli interessi sul debito ma perché uno spread alto pone un problema alla parte più debole del sistema bancario”. Il problema – secondo i falchi della maggioranza parlamentare – che c’è una frangia nel governo che è disposta a rivedere i punti fermi della legge di bilancio, con Tria alla guida di coloro che sarebbero disposti ad accettare le nuove disposizioni dell’Ue e ad instaurare un dialogo con Bruxelles. M5s fa arrivare la sua risposta immediata tramite un comunicato, diffusa un secondo dopo le prime indiscrezioni di Tria che sono rimbalzati sui media: “Ci sorprende che il ministro Tria invece di fare valutazioni di merito e pulizia nel suo Ministero li difenda a prescindere”. La nota grillina conferma poi la linea della difesa, sostenuta sin dai primi istanti dal portavoce e da Palazzo Chigi: “L’audio rubato al portavoce del Presidente del Consiglio, Rocco Casalino, è un’altra vergognosa pagina di giornalismo. Quelle parole erano dette in privato e tali dovevano rimanere. Non si trattava affatto di minacce ma il portavoce riportava quella che è la linea del Movimento 5 Stelle, perchè tutto il Movimento è convinto che alcuni tecnici del Mef non svolgono il proprio ruolo con indipendenza e professionalità”. Ma il fulcro principale del commento è in quelle parole: “Ci sorprende”. La domanda che il Movimento si pone è come mai il ministro dell’Economia ha deciso di controbattere proprio ora, e così aspramente, su un caso vecchio di un mese. Conte – esattamente come in quei giorni – ribadisce il suo sostegno a Casalino: “Non ho nulla da aggiungere rispetto a quanto affermato un mese fa. Già in quell’occasione ho espresso piena fiducia al mio portavoce”.