TROVATA A FIUMICINO BUSTA CON PROIETTILE PER MARINO

    inchiesta-roma-150623073903.jpg

     Intorno alle 22.30 di ieri sera una busta con un proiettile e delle minacce, indirizzata al sindaco di Roma Ignazio Marino, è stata trovata al centro smistamento postale dell’aeroporto di Fiumicino. La Polaria ha preso in consegna il plico che è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. All’interno un proiettile inesploso calibro 9×21 e una lettera scritta a mano. “Arrivo al 2018, poi al 2023. Finisco il mio lavoro. Non mi possono eliminare, se ne facciano una ragione. Hanno paura, ma io no. Non sono di nessuno, e lo so che in politica vale questa regola: se sei di qualcuno ti attaccano, se non sei di nessuno ti ammazzano. Purtroppo io – che non sono di nessuno – non mi ammazzo da solo e non mi lascio ammazzare”. Così il sindaco di Roma Ignazio Marino in un colloquio con Repubblica. “Il problema non sono io. Io sono stato pregato di candidarmi perché altrimenti – dicevano i sondaggi – coi candidati presentati dal Pd avremmo perso Roma. Si sarebbe andati al ballottaggio fra Alemanno e i Cinquestelle, mi dicevano mostrando le indagini. Mi hanno scongiurato, quelli che adesso mi accusano di non essere duttile. L’ho fatto, ho vinto e ora questa è la battaglia della mia vita: liberare il Campidoglio dalla politica oscura. Bonificare, estirpare il malaffare”, dice Marino. “Capisco che ora ci sia chi ha paura, ma io non mi fermo e loro – la vecchia politica, i suoi interessi – non mi possono fermare. Me lo spiegò in tempi non sospetti Napolitano, era allora presidente della Camera, quando dopo Tangentopoli si cambiò il sistema elettorale per i comuni. Non esiste sfiducia verso il sindaco”.