Trump annuncia uscita da accordi sul nucleare

    Una ennesima bomba, se si vuol proprio utilizzare un termine che indubbiamente è connesso in modo sostanziale alla tematica, arriva dall’universo delle tumultuose dichiarazioni del presidente americano Donald Trump. Il premier Usa Trump infatti ha dichiarato che gli Stati Uniti sono pronti a uscire di scena da quelli che sono gli accordi, storici e fondamentali, del trattato Inf sulle armi nucleari. Un fulmine a ciel sereno quello che ha scatenato Trump.
    Questi accordi, infatti, sono in qualche modo una sorta di barriera di sicurezza di quelle controverse e pericolose crepe che intercorrono da sempre tra due delle maggiori super potenze mondiali, vale a dire appunto gli Usa di Trum e la Russia. L’accordo, in buona sostanza, rappresentò all’epoca la fine della famigerata guerra fredda ed una distensione che ora potrebbe crollare.
    L’annuncio di Trump sul ritiro dal trattato Inf sulle armi nucleari del resto è stato nei mesi passati più volte ventilato. Quello che potrebbe essere raccontato come uno strappo storico dell’ancor più storico accordo tra l’allora presidente Usa Reagan e il leader russo Gorbaciov, e che segnò l’uscita dalla guerra fredda, infatti era stato più volte sottolineato dalla Casa Bianca: ma a quanto pare, sarà ancora rinviato per sei mesi.
    Ad ognu modo l’amministrazione Trump non sembra intenzionata a tornare indietro circa la necessità e/o volontà di annunciare il ritiro degli Usa dallo storico trattato con la Russia per il controllo degli armamenti nucleari (Inf). L’intesa, pietra fondante degli attuali equilibri di geopolitica e di pace attuali, venne firmato da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov e un passo miliare di quelli che sancirono di fatto la fine della guerra fredda.
    La notizia era stata riportata in un primo momento dall’Associated Press. Era stato lo stesso presidente americano Donald Trump del resto nelle scorse settimane a parlare del 2 febbraio come la data ultima per arrivare a questa decisione: favorita, stando a Trump dal comportamento di Mosca nell’aver reiteratamente violato quegli accordi. Questo genere di accuse, peraltro, sempre respinte dal Cremlino che si è difesa accusando la Casa Bianca su una pericolosa ripresa della corsa alle armi, potrebbe essere dunque la goccia che fa traboccare il vaso di equilibri decisamente friabili tra i due paesi. La conferma della decisione di uscire dal trattato sarebbe anche il frutto del fallimento degli ultimi tentativi di negoziato tra americani e russi andati in scena nell’ultima settimana a Pechino. Sul piano strettamente tecnico, il ritiro dall’accordo Inf dopo l’annuncio dovrebbe scattare tra sei mesi dopo. E, come chiariscono gli esperti del settore, lascia qualche piccola speranza che le diplomazie possano lavorare affinché lo storico trattato si possa essere salvato con un accordo finale tra il governo di Washington e quello di Mosca.