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Trump, duello con le deputate democratiche: rischio impeachment

Bollenti ore per Trump e le deputate Usa. Le Deputate democratiche finiscono nel mirino di Trump: e si parla sempre più insistentemente di impeachment. Cosa sta succedendo?

E’ guerra a tutto tondo, politicamente, istituzionalmente e sul fronte della comunicazione tra Trump e le democratiche parlamentari.

Non abboccate‘, l’obiettivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump è ”volervi distrarre dal caos e dalla politica corrotta di questa Amministrazione”.

Duello totale tra Trump e le Deputate Democratiche: rischio impeachment

In questi termini, nel corso di una conferenza stampa, si sono espresse le quattro deputate democratiche entrate nel Congresso americano a seguito delle elezioni di metà mandato dello scorso novembre e colpite dalle da accuse razziste da Trump, che ha chiesto loro di ‘‘tornare da dove sono venute”.

Aggiornamento ore 6.32

Tutte cittadine americane, le deputate finite nel mirino di Trump non l’hanno certo presa benissimo e sono partite al contrattacco.

Loro sono Alexandria Ocasio-Cortez di New York, Rashida Tlaib del Michigan, prima donna di religione islamica a essere eletta al Congresso, Ayanna Pressley del Massachusetts e Ilhan Omar del Minnesota, quest’ultima originaria del Mogadiscio e arrivata negli Stati Uniti a 10 anni.

La donna è divenuta cittadina statunitense nel 2000.  Le loro reazioni sono naturalmente all’insegna dello sdegno e della ritorsione mediatica. “L’attenzione dovrebbe essere mantenuta sulle politiche di Trump e non sulle sue parole”, ha detto la Pressley, chiedendo a chiunque di ”non abboccare” e sostenendo come si sia di fronte ad un ”tentativo di distrarre dal caos e dalla politica corrotta di questa Amministrazione”.

Aggiornamento ore 9,47

Anche le altre deputate hanno fatto sentire la propria voce. Omar e Tlaib hanno preteso che Trump sia perseguito per commenti razzisti e xenofobi. Pressley ha a sua volta rigettato il tentativo del presidente ”di marginalizzarci e di metterci a tacere”, chiarendo come ”siamo più di quattro persone. La nostra squadra è grande. La nostra squadra comprende chiunque sia impegnato a costruire un mondo più giusto”.

Omar ha poi confermato che ”gli occhi della storia ci stanno guardando”, andando a esprimere una forte condanna per ”le operazioni di deportazione di massa” e ”gli abusi dei diritti umani al confine”.

E, in coro, parlano chiaro. Per loro è giunta l’ora per l’impeachment. “E’ ora di mettere sotto accusa questo presidente”, dice Ilhan Omar, una delle quattro deputate a cui ieri il presidente Usa Donald Trump ha detto di “tornare nei loro Paesi d’origine” perché avevano denunciato le pessime condizioni nei centri di detenzione per migranti al confine con il Messico.

La deputata ha corroborato: “Io non avevo messo l’impeachment di Trump al centro della mia elezione o del mio mandato ma ormai non è una questione di se ma di quando ed è arrivato il momento di costringere il presidente a smetterla di sfidare la nostra Costituzione”.

Aggiornamento ore 12,37