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Trump grazia Steve Bannon, altre 72 persone e pensa a un nuovo partito dei “patrioti”

Alla fine, a poche ore dell’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca, Donald Trump ha concesso la grazia a 73 persone e commutato la pena di altre 70. Nella lista dei graziati anche Steve Bannon, lo “stratega” della destra arrestato lo scorso agosto con l’accusa di essersi ‘intascato’ centinaia di migliaia di dollari ottenuti dalla campagna online We build the wall, una raccolta fondi (da 25 milioni di dollari) a sostegno della costruzione del muro anti-migranti al confine con il Messico. Nel suo ultimo giorno da presidente, Trump non ha graziato se stesso (come era stato paventato) né il suo avvocato Rudy Giuliani.

Patriot Party

Secondo un’indiscrezione del Wall Street Journal, Donald Trump, in rottura con i leader repubblicani, vorrebbe fondare un nuovo partito, chiamato Patriot Party. Prima, però, dovrà passare per il processo al Senato, dove la messa in stato di accusa per “incitamento all’insurrezione”, relativo ai fatti del 6 gennaio scorso, potrebbe escluderlo per sempre dalla politica americana.

Curiosità: la grazie è stata concessa anche a un italiano, Tommaso Buti, imprenditore fiorentino. “Il provvedimento del presidente americano – ha detto il suo avvocato – riguarda ipotizzati reati contro il patrimonio occorsi più di venti anni fa e per i quali l’imprenditore italiano fu già processato in Italia e alla fine prosciolto dalla Corte di Appello nel 2007. La grazia che gli è stata concessa lo libera dall’ingiustizia che avrebbe continuato a patire se fosse stato costretto a subire un processo una seconda volta sugli stessi fatti per cui era già stato giudicato”.

Mario Bonito