Tsunami, il ricordo a 10 anni di distanza di Emanuele Edelweis

    Il 26 dicembre del 2004, esattamente dieci anni fa, un terremoto di magnitudo 9.3 della scala Richter – uno dei più violenti mai registrati nella storia – nell’Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale dell’Indonesia causò un grande maremoto, con onde alte fino a 15 metri che causarono un’ampia serie di tsunami sulle coste dell’area asiatica, uccidendo almeno 230 mila persone. I danni più consistenti furono registrati soprattutto in Indonesia, ma ci furono gravi conseguenze anche nelle aree costiere di Sri Lanka, India, Thailandia, Birmania, Bangladesh e Maldive. Seppure meno intense, alcune ondate arrivarono anche sulle coste della Somalia e del Kenya, a una distanza di oltre 4500 chilometri dall’epicentro del sisma, localizzato a ovest dell’isola di Sumatra.

    La scossa principale avvenne all’1:58 del mattino (ora italiana) del 26 dicembre 2004 e durò circa otto minuti. I primi tsunami sulle coste arrivarono ad appena quindici minuti dall’evento e proseguirono poi per ore, man mano che il maremoto si propagava. Gli tsunami distrussero interi villaggi lungo le coste, uccidendo decine di migliaia di persone, in molti casi del tutto impreparate e incapaci di comprendere i segnali che indicavano il probabile arrivo di onde anomale. La stima di 230 mila morti è conservativa, infatti ad oggi non è ancora chiaro quante persone siano effettivamente morte a causa del terremoto, prima, e dello tsunami poi.

    Molto è stato fatto per ricostruire e riportare il turismo nelle zone colpite, e proprio l’anniversario della tragedia è l’occasione per parlare della sicurezza e della gestione dell’emergenza in situazioni simili. Va ricordato che lo tsunami ha dato luogo a una delle più ingenti raccolte fondi della storia, una generosità senza precedenti da tutto il mondo, come ha rivelato il rapporto di Oxfam, “Lo tsunami, 10 anni dopo”, con 13,5 miliardi di dollari raccolti dalla comunità internazionale, di cui il 40 per cento arrivati dalle donazioni di cittadini, fondazioni e imprese.

    Oggi, migliaia di persone hanno partecipato in Indonesia a una cerimonia in ricordo delle vittime dello tsunami che nel 2004 devastò 14 Paesi dell’Oceano Indiano. Religiosi musulmani, sopravvissuti e soccorritori hanno pregato in un mega raduno nella provincia di Aceh, vicina all’epicentro del sisma che provocò lo tsunami e che in Indonesia fece il maggior numero di vittime. Altre commemorazioni si sono svolte anche in Thailandia e Sri Lanka.