TURCHIA – LE ‘PURGHE’ DI ERDOGAN RAGGIUNGONO ANCHE I MEDIA: MANDATO D’ARRESTO PER 42 GIORNALISTI. VERTICE AD ANKARA SULLE MISURE DA SEGUIRE DOPO IL TENTATO GOLPE

Le famose ‘purghe’ che, a seguito del tentato golpe, in questi giorni imperversano in Turchia stanno ‘legittimamente’ creando più di qualche perplessità ai paesi europei e non. Dopo gli arresti ‘ di massa’ di giudici e magistrati, ora è la volta dei giornalisti (‘corporazione’ mai amata da Erdogan), con le autorità turche che – rivela l’emittente locale Ntv – hanno spiccato un mandato d’arresto per 42 giornalisti, per presunti legami con il predicatore Fethullah Gulen, accusato dai vertci di Ankara di essere l’ispiratore del fallito golpe del 15 luglio. Proprio oggi il presidente turco, ha dato appuntamento ad Ankara ad Binali Yildirim – leader del partito kemalista di opposizione Chp – Kemal Kilicdaroglu, e quello del partito ultranazionalista Mhp, Devlet Bahceli, per un confronto sulle misure messe in atto dopo il fallito golpe del 15 luglio. Un appuntamento importante e ‘strategico’ in quanto, dopo gli screzi seguiti da 2 anni a questa parte, Erdogan torna a sedersi intorno al tavolo con Kilicdaroglu. Unico escluso dalla riunione indetta da Erdogan è Selahattin Demirtas, leader del partito curdo Hdp, che il presidente accusa di sostenere i militanti del Pkk.

M.