TUTELA DEL TERRITORIO: PER GALLETTI URGENTE LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA

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    L’alluvione di Genova riporta in primo piano nel dibattito politico il tema del dissesto idrogeologico e della tutela del territorio e le forze politiche concordano sulla necessità di intervenuire con urgenza per il ripetersi ormai sistematico dei disastri come quello del capoluogo ligure. Fra le cause dei ritardi nella realizzazion e delle opere necessarie alla salvaguardia del suolo anche il problema per la spesa dei fondi per il dissesto idrogeologico. A denunciare il paradosso delle risorse che non si riesce ad utilizzare è lo stasso ministro dell’Ambiente Galletti. ” Sul fiume Bisagno -ha detto-  ci sono 35 milioni stanziati da tre anni che non si e’ riusciti a spendere”.Per quanto riguarda i fondi,- ha spiegato il ministro- esistono “problemi legati a pratiche amministrative, alla burocrazia, ci sono procedimenti amministrativi: questo – ha detto Galletti – e’ inammissibile”. Riferendosi poi al quadro normativo e alle misure di carattere legislativo necessarie per fronteggiare la grave situazione,il  ministro dell’Ambiente ha poi spiegato: “siamo gia’ intervenuti pesantemente con un decreto sulla Semplificazione e prima dell’estate con uno Sblocca Italia. Per questo – ha aggiunto – abbiamo bisogno di piu’ risorse e lo faremo con i fondi europei 2014-2020, perche’ questa e’ una grande emergenza italiana”. Galletti ha poi annunciato di aver scritto alla Presidenza della Camera che venga calendarizzato, entro la fine dell’anno, un disegno di legge sul consumo del suolo. Bisogna limitare il consumo del suolo – ha concluso il ministro – ristrutturare e non costruire di nuovo e mai piu’ condoni edilizi in questo Paese”.