Uccisa tredicenne contro le armi in Usa

    La libera vendita di armi in Usa è stato sempre un tema molto delicato in quella nazione. La precedente amministrazione Obama stava cercando di limitare la vendita delle armi in Usa ai minori di 18 anni. Cosa che però sembra non riguardare l’attuale presidente Trump, anzi si sospetta che la sua campagna elettore nel 2016 fosse finanziata dall’Nra, la più importante lobby delle armi in Usa. Ma si sa questo è un tema che tiene banco in America da diversi anni, tra pro e contro. Proprio per il suo coraggio di opporsi contro il libero commercio e utilizzo delle armi da fuoco, una studentessa tredicenne era stata premiata per un tema in classe sul pericolo delle armi nella sua città, Milwaukee, e, due anni dopo aver scritto quel compito, è stata colpita mortalmente da un proiettile vagante che l’ha beccata mentre stava casa. Questa è la triste sorte toccata a Sandra Parks, morta a soli 13 anni, uccisa mentre stava guardando un film in tv nella sua stanzetta. “I bambini sono vittime dell’assurda violenza delle pistole”, aveva commentato la ragazzina nel suo tema che era giunto terzo ad un concorso scolastico, “io mi siedo e devo sfuggire a ciò che vedo e sento ogni giorno. Quando lo faccio, arrivo sempre alla stessa conclusione… siamo nel caos”. “L’ha presa come se fosse un piccolo soldato”, ha detto la sorella della bambina, Tatiana Ingram, a un canale affiliato alla Cnn, “è entrata nella stanza e ha detto: ’mamma, mi hanno sparato’”. Il primo cittadino di Milwaukee, Tom Barrett, ha denunciato “la follia” dell’utilizzo delle armi nella città di Milwaukee e in tutto il resto del Paese. Due uomini sono stati catturati, accusati per la morte della piccola Sandra. Ancora da accertare se lo sparo avesse come target principale proprio la casa della piccola Sandra Parks.