Home ATTUALITÀ Ucraina: sindaco Tarcento, ‘ci interessano profughi, ma vanno accolti in maniera degna’

    Ucraina: sindaco Tarcento, ‘ci interessano profughi, ma vanno accolti in maniera degna’

    (Adnkronos) – “Non è vero che non ci interessano gli ucraini, ma come si può pretendere di impegnare un’amministrazione ad accoglierli in maniera non dignitosa?”. Così all’Adnkronos il sindaco di Tarcento (Udine), Mauro Steccati, respinge le accuse di rifiutare i profughi mosse dalle opposizioni, dopo che in Consiglio comunale la maggioranza ha bocciato due mozioni che chiedevano di mettere a disposizione di chi scappa dalla guerra gli appartamenti comunali sfitti. 

    “Gli appartamenti non sono usufruibili. L’abbiamo spiegato a tutti, facendo filmati e fotografie: non hanno nessun tipo di arredo, né una sedia, né un letto, né una cucina, niente. Alcuni sono liberi da parecchi anni e hanno necessità di interventi anche onerosi sugli impianti, riscaldamento per primo, ma anche su serramenti e murature. Che figura faremmo a metterli lì?”, spiega il primo cittadino, secondo cui le opposizioni “hanno voluto cavalcare strumentalmente questa situazione, ma non si dovrebbe fare polemica su un argomento drammatico e tragico come questa guerra”. 

    Tarcento, Comune Medaglia d’oro al merito civile per il modo in cui la popolazione ha affrontato la ricostruzione post terremoto – assicura Steccati – “se dovesse servire, con un piccolo preavviso, è pronta ad ospitare”. Per i profughi “abbiamo scelto di coinvolgere fin dall’inizio del mese di marzo associazioni locali, privati cittadini e aziende private. Questa sinergia ha permesso di rimodulare una rete di accoglienza e di avere 45 posti letto messi a disposizione degli albergatori locali e 30 da privati cittadini. Quindi non è vero che a Tarcento non vogliamo accogliere i profughi, anzi c’è stata molta generosità da parte dei privati e delle associazioni locali. È ammirevole e di questo li ringrazio”. 

    Per il momento dal paese in provincia di Udine, “sono transitate 42 persone”, alcune delle quali si sono poi spostate altrove, in Italia o all’estero. Si appoggiano da parenti, amici e conoscenti. “Facciamo un censimento ogni lunedì e adesso abbiamo 25 persone”, riferisce il sindaco, osservando che “all’inizio del mese di marzo ci aspettavamo un flusso molto maggiore. In realtà questo flusso, a meno che non cambino le cose da adesso in avanti, si è via via ridotto”. 

    Dall’assistenza sanitaria, al vitto “fino ad ora a quel che so le cose stanno andando per il meglio. Certo c’è disagio, c’è l’angoscia, la paura di queste persone, che non sanno come stanno i loro parenti in Ucraina. E poi ci sono i bambini: ne abbiamo tre in età pre scolare e altri in età scolare che già frequentano le nostre scuole. Per loro abbiamo deliberato la gratuità del servizio di mensa e del trasporto scolastico”, dice il primo cittadino, dicendosi “amareggiato” per le polemiche sollevate dalla bocciatura delle mozioni, soprattutto in ragione del passato del territorio, colpito dal sisma del ’76. 

    “Noi qui a Tarcento e in tutto il Friuli senza una solidarietà nazionale e internazionale non avremmo ricostruito il Friuli così bene e così in fretta. La solidarietà vale quando hai bisogno, ma anche quando hanno bisogno gli altri. Come si fa per fare battaglia politica a mettere in gioco questi valori fondamentali, che non hanno colore?”, si chiede Steccati in conclusione.