UE, multa all’Italia per discariche – di Francesco Paro

    La Corte di giustizia dell’UE ha condannato l’Italia a pagare una penalità di 42, 8 milioni di euro per ogni semestre di ritardo nel mettersi in regola con una sentenza emanata nel 2007 sui rifiuti.  La condanna è stata inflitta al nostro paese per non essersi ancora adeguato alle direttive sulle discariche. Una “stangata” a cui il ministro dell’ ambiente Gian Luca Galletti si è opposto:” Non pagheremo nemmeno un euro”.

    Le sentenze. Nel 2007 la Corte ha dichiarato che l’Italia non aveva adempiuto agli obblighi stabiliti dalle direttive relative ai rifiuti, ai rifiuti pericolosi e alle discariche dei rifiuti. Nel 2013, secondo la Corte Ue, l’Italia non aveva ancora le carte in regola con la sentenza del 2007. In particolare 218 discariche, situate in 18 delle 20 regioni italiane ,contenevano rifiuti pericolosi in violazione della direttiva “rifiuti pericolosi”. Ed infine, ai sensi della direttiva “discariche dei rifiuti”, l’Italia non aveva dimostrato che 5 discariche fossero state oggetto di riassetto o di chiusura. La Corte ha poi sottolineato che la chiusura di una discarica o la copertura dei rifiuti con terra e detriti non  rispetta gli obblighi della direttiva “rifiuti”.

    Il ministro Galletti ha spiegato che la sanzione riguarda il passato e che le discariche abusive in Italia sono già in sicurezza:” Siamo passati da 4866 discariche abusive contestate a 218, nell’aprile 2013. Una cifra che a oggi si è ulteriormente ridotta a 45 discariche. Con la legge di stabilità 2014 sono stati stanziati 60 milioni di euro per un programma straordinario che  consentirà di bonificare 30 delle 45 discariche rimaste, anche attraverso accordi di programma sottoscritti in questi giorni con Abruzzo, Veneto, Puglia e Sicilia. Per quanto riguarda le rimanenti discariche abusive, saranno bonificate con un ulteriore impegno di 60 milioni di euro”.

    Le sanzioni. Secondo la Corte di giustizia dell’UE l’Italia non ha adottato le misure necessarie per rispettare la sentenza del 2007 e rispettivi obblighi, di conseguenza dovrà pagare una somma forfettaria di 40 milioni di euro. La Corte ha inoltre evidenziato che l’inadempimento dura da oltre 7 anni e che, dopo la scadenza del termine impartito, le operazioni si sono svolte con grande lentezza. Il nostro paese dovrà versare una penalità ogni semestre fino all’esecuzione della sentenza del 2007. L’importo iniziale è di 42,800.000 euro e da tale cifra saranno detratti 400 mila euro per ogni discarica contenente rifiuti pericolosi messa a norma e 200 mila euro per ogni altra discarica bonificata.

    Questa “maximulta” è la sanzione più pesante mai inflitta dall’UE. La precedente ammontava a 30 milioni, inflitta sempre all’Italia nel 2011, per aiuti di Stato illegali nella forma di sgravi fiscali per contratti di formazione di lavoro.