UE: NESSUNO RICONOSCERÀ LA CATALOGNA INDIPENDENTE

“In Catalogna “non si tratta di autonomismo. Ma di una proclamazione d’indipendenza in spregio dello Stato di diritto e contro la Costituzione spagnola, che è frutto di un referendum illegale promosso in violazione delle regole dell’autonomia catalana. Ciò provoca un vulnus democratico. Anche perché i rappresentanti del referendum sono stati una minoranza rispetto alla popolazione catalana”. Lo ha affermato il presidente del Parlamento europeo, intervenendo alla Festa fiorentina de ‘Il Foglio’. “Sia chiaro: nessun paese europeo riconoscerà la Catalogna indipendente”, ha detto Antonio Tajani, ammonendo così le ambizioni della costituzione di ‘piccole patrie’ ambito europeo: “nessuno in Europa intende riconoscere la Catalogna come Stato indipendente. Anche Theresa May, in piena Brexit, ha detto che il Regno Unito non riconoscerà mai la Catalogna”. E quando lo invitano al distinguo rispetto ai referendum per l’autonomia in corso in Lombardia e Veneto, Tajani spiega che “Innanzitutto, questi due referendum sono legittimi, mentre quello catalano non lo era. E poi il referendum catalano era per l’indipendenza, mentre quelli di Lombardia e Veneto sono consultivi e per chiedere più autonomie. Guai, comunque, a interpretare questi due referendum come l’inizio di una stagione indipendentista. Guardiamo la Spagna. E’ per la sua storia uno Stato unitario, con tante autonomie, con tante popolazioni diverse che parlano anche lingue diverse. Ma sono uno Stato unitario”. Poi il presidente del Parlamento europeo avverte: “Non è ammainando la bandiera nazionale che si rinforza la bandiera europea. Noi siamo europei perché siamo italiani. L’Europa, che in sessant’anni ha garantito pace e prosperità, libero mercato e libera circolazione delle persone, ci ha insegnato che la costruzione di muri porta soltanto iatture. Noi italiani non dobbiamo dimenticare qual è la nostra identità”.
M.