UNIONI CIVILI: IL TEMPO DI METABOLIZZARLE ED IL CENTRODESTRA ANNUNCIA UN REFERENDUM ABROGATIVO. ALTRI SOLDI PUBBLICI CHE SE NE VANNO

Il tempo di metabolizzare l’approvazione della legge sulle unioni civili, ed ecco che il centrodestra si appresta alla battaglia referendaria. A presentare nella sala stmpa della Camera le iniziative del referendum abrogativo in materia di unioni civili, Eugenia Roccella, Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi (Idea), Maurizio Gasparri e Lucio Malan (Fi), Gian Marco Centinaio e Nicola Molteni (Lega Nord), Francesco Bruni e Lucio Tarquinio (Cor), Fabio Rampelli e Edmondo Cirielli (Fdi), Gian Luigi Gigli e Mario Sberna (Ds-Cd), Guglielmo Vaccaro di Italia Unica e il presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi. Solo 24 ore fa, con 372 sì e 51 no, come dicevamo la Camera ha dato il via libera definitivo alla legge sulle Unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze, già licenziata dal Senato. Poi, nel pomeriggio il governo aveva ottenuto la fiducia con 369 sì, 193 voti contro e 2 astensioni. Ora ci si prepara ad un’altra ingente spesa di soldi pubblici per una votazione che, come insegna l’esperienza, difficilmente avrà ragione d’essere in quanto le norme che disciplinano i referendum sono incentrate sulla maggioranza degli aventi diritto al voto e non sui votanti. Dunque è davvero poco ipotizzabile che in questi anni di grande astensionismo si rechino a votare oltre 25 milioni di italiani…

M.