USA – FERVONO I CONFRONTI ALL’INTERNO DELLA TRUMP TOWER DOVE SI STA DECIDENDO LO STAFF DIRIGENZIALE: RUDY GIULIANI IN POLE PER LA POLTRONA DI SEGRETARIO DI STATO

Sono ore laboriose e concitate quelle che si stanno consumando nella riservatezza degli uffici siti al 26esimo piano della Trump Tower, dove il neo presidente eletto sta freneticamente lavorando alle nomine del suo staff. E mentre non si placa il polverone scatenato dai rumors che accennavano a Steve Bannon – fondatore del sito estrema destra Breitbart – come capo consigliere della Casa Bianca, oggi i media sono invece concordi su quella che potrebbe essere una ‘scelta logica’. In particolare, citando fonti ben informate, il ’New York Times’ segnala l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani in pole position per la poltrona di segretario di Stato dell’amministrazione Trump. Mentre nel ruolo di ambasciatore Usa all’Onu sta circolando poi il nome di Richard Grenell, fra ‘gli improbabili’, spicca il nome di John Bolton, il falco neocon che considera le Nazioni Unite inutili e che George Bush fece ambasciatore all’Onu. Non è invece improbabile (ma comunque ‘difficile’), l’eventuale candidatura del senatore dell’Alabama Jeff Sessions, che si è distinto per le sue posizioni anti-immigrati, viene dato verso la poltrona di Attorney general, un incarico per il quale si era fatto il nome di Giuliani. Ma, secondo il ’Wall Street Journal’, l’ex sindaco avrebbe detto di non essere interessato ad andare alla Giustizia.

M.