Usa, eletta la prima donna al Senato

    Kyrsten Sinema, democratica, ha vinto il seggio al Senato in Arizona nelle elezioni americane a medio termine che si sono svolte il 6 novembre scorso.

    Una settimana dopo la chiusura dei sondaggi, con oltre il 90% dei voti espressi, la rivale repubblicana Martha McSally ha riconosciuto la sconfitta. Sinema, 42 anni, apertamente bisessuale, moderata, è la prima donna eletta al Senato dell’Arizona. Sinema sostituirà il repubblicano Jeff Flake.

    Quella in Arizona era una delle tre gare ancora aperte sul fronte del Senato degli Stati Uniti, dove i Repubblicani hanno mantenuto la maggioranza, per ora con 51 seggi su 100. Ci sono ancora due partite per la Camera del Congresso, una in Florida, dove è stato ordinato il riconteggio dei voti e uno in Mississipi, dove si vota il prossimo 27 novembre. Tutto in bilico per le gare dei governatori in Florida e Georgia mentre le Camere hanno nove seggi da assegnare su 435, anche se i Democratici sono tornati al timone.

    Lo scorso sabato il voto è stato riproposto in Florida, sia nella corsa al Senato tra il repubblicano Rick Scott e il democratico Bill Nelson, sia nella sfida tra il governatore Ron DeSantis e il democratico Andrew Gillum. Il riconteggio riguarda anche l’elezione del commissario per l’agricoltura dello Stato. Il governatore uscente della Florida Scott, così come il presidente Donald Trump, ha riferito di “frode”, ma l’accusa è stata respinta dal garante per le elezioni. Il riconteggio meccanico dovrà essere completato entro giovedì e se il margine di vittoria sarà inferiore allo 0 25%, i voti dovranno essere ricalcolati a mano.

    In Georgia, il candidato democratico per il governatore, Stacey Abrams, ha rifiutato di concedere la vittoria al rivale repubblicano Brian Kemp, che si è auto-incoronato anche in presenza di un margine di vantaggio molto limitato. Abrams, domenica, ha quindi presentato ricorso legale per il conteggio dei voti in due grandi contee dello stato. Un Kemp serve il 50% più uno dei voti per evitare di andare al ballottaggio il prossimo dicembre. Attualmente detiene il 50,27% dei voti ma il sondaggio non è chiuso.

    In Mississipi si vota il 27 novembre. Il favorito è il repubblicano Cindy Hyde-Smith, nominato all’inizio dell’anno in sostituzione del senatore Gop Thad Cochran. Lo sfidante è il democratico Mike Epsy a cui vengono date poche possibilità. Ma su Hyde-Smith pesa una gaffe. Ha scherzato sulle impiccagioni pubbliche, sollevando una forte indignazione, considerando il record delle esecuzioni razziste nel Mississippi tra il 1882 e il 1968, una ferita ancora aperta per la nazione.