Usanze, simboli e crisi economica del Natale 2015 – di Linda Perna

Roma – 2 dicembre. I giorni scorrono veloci in questo periodo di regali, centri commerciali, addobbi, traffico in strada, freddo e luci natalizie sui balconi, e nonostante le varie problematiche economiche, politiche, il popolo italiano non rinuncia di certo ai festeggiamenti e le usanze tipiche del caso. A testimoniare lo spirito natalizio, il fantastico progetto risultato dall’indagine che la magica città di Govona ha commissionato a Doxa: -Gli italiani e la magia del Natale-, che raccoglie le statistiche principali riguardanti le maggiori usanze, le preferenze e come un italiano medio è solito trascorrere una delle maggiori festività esistenti: Il Natale appunto. Per noi italiani infatti, sembra essere la festività magica per eccellenza, ponendosi al primo posto con un numero che straccia letteralmente le altre: il 69% degli italiani, dunque ben 7 italiani su 10, pone la Pasqua (17%) al secondo posto, portando alla vittoria il Natale e al terzo posto invece ferragosto che si classifica con il 13%. Come tutti sappiamo però, lo spirito natalizio non vale proprio per tutti, ecco perché rileviamo nella statistica ben il 27% della popolazione scettica riguardo i festeggiamenti natalizi, definendo l’ evento “pura usanza commerciale”. Secondo le statistiche, proprio in questo periodo di dibattito in cui protagonista è proprio lui -il presepe- , sembra essere invece per eccellenza il segno del Natale, la rappresentanza, il simbolo per antonomasia per un italiano su due, tracciando una percentuale di circa il 55%, sfatando il mito dell’albero di Natale che invece raggruppa le famiglie per il solo 21%. Simboli o non, però come sappiamo, il Natale è un’ottima occasione per raggruppare tutta la famiglia attorno ad una tavola imbandita di rosso, con le leccornie tipiche del Natale, superando spesso quei limiti che impegni familiari e lavorativi invece durante l’anno, non ci permettono di superare. I momenti magici del Natale sono molti, ma per ben il 35% degli italiani, il più significativo è la messa di mezzanotte, che batte a grandi cifre la cena della Vigilia e il pranzo di Natale del 25, e naturalmente, il momento dell’apertura dei regali che però si pone il classifica all’ultima posizione con solo il  7%. I regali di Natale, come cancellare quel momento di magia che racchiude il pensiero, e il bene che ci vogliamo l’un l’altro? Secondo le statistiche però quest’anno in particolare è posta più attenzione al portafoglio, in aumento infatti la frequenza ai famosi “mercatini di Natale” che si classificano in graduatoria con un bell’8% superando il dolce tipico di molto poco, il panettone (6%), ma non lui, il magico Babbo Natale che invece si classifica con un 9%. Insomma, preferenze a parte, usanze, costumi e dolci tipici, il Natale in un modo o nell’altro, ci unisce proprio tutti.