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Governo in apprensione: ‘lo stop’ di Cesa, fa vacillare il tavolo, ora senza la ‘quarta gamba’

Ha suscitato scalpore la notizia secondo cui, nell’ambito del maxi blitz contro la ‘Ndrangheta (che ha coinvolto numerosi imprenditori ed amministratori locali), sia stato coinvolto anche Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, che stamane ha dovuto subire l’umiliazione della perquisizione domiciliare. Un sospetto dal quale Cesa (nella foto), ha preso subito le distanze, dichiarando di essere in grado di dimostrare la sua totale estraneità ai fatti. Tuttavia, nel frattempo il segretario ha preferito di dimettersi dal partito.

Governo in apprensione, M5s: “Va bene tutto, ma a tutto c’è anche un limite”.

Una notizia che ha ovviamente gelato il governo il quale, stretto in una maggioranza relativa, mai come ora ha bisogno di ‘appoggi esterni’. E subito il M5s ne ha preso le distanze, come spiega il commento che gira nell’ambiente: “va bene tutto, ma a tutto c’è anche un limite”.

Governo in apprensione: “Ora Conte dovrà chiamare ciascun costruttore e convincerlo”

Insomma un brutto risveglio sopratutto per i cosiddetti ‘costruttori’ i quali, attraverso i ‘pontieri’ – che fanno da tramite – ‘valutano e rilanciano’. E come ha confidato un ‘pontiere’ alle agenzie di stampa: “Siamo rimasti senza interlocutore, perché di fatto le trattative noi le portavamo avanti con Cesa“. Del resto, spiega, ”Conte si è speso martedì, per il voto di fiducia in Senato, ma ora è sostanzialmente fermo. Non può aspettarsi che le firme dei senatori ‘volenterosi’ planino spontaneamente sul suo tavolo, deve spendersi in prima persona, chiamarli uno a uno e dare garanzie che al momento non ci sono“.

Governo in apprensione: ‘un Conte Ter’? Non si possono fare le nozze coi fichi secchi

Oltretutto, aggiungiamo, anche gli stessi pentastellati son poco propensi a prodursi in un ‘Conte ter’: “Non si possono fare le nozze coi fichi secchi…”, aggiunge infatti il ‘pontiere’- “a meno che – ragiona – il presidente del Consiglio non stia battendo un’altra strada”.

Altra ‘speranza’, come riferito da alcuni ministri in seno alla maggioranza, è che “Iv si spacchi, e una parte consistente dei renziani torni nelle file del Pd, puntellando la maggioranza nel modo meno traumatico possibile per il governo“.

Governo in apprensione: il Pd sta alla finestra, la partita è ancora aperta

La situazione è quella che è ma, anche il Pd, nonostante quanto fatto, ha delle perplessità. Come ha dichiarato Roberta Pinotti, “Matteo Renzi ha aperto una crisi al buio e noi abbiamo evitato conseguenze drammatiche per il Paese. Ora occorre rafforzare la maggioranza per andare avanti“. Qualcuno domanda quanto, l’improvvisa tegola rappresentata dalle dimissioni di Cesa, possa influire sui propositi di rafforzamento dell’esecutivo, ma secondo un altro deputato dem “non è detto che invece quanto accaduto agevoli l’avvicinamento alla maggioranza“.

Governo in apprensione: senza la ‘quarta gamba’ non ci si può affidare ancora ad Iv

Insomma, il blocco di quella che viene definita ‘la quarta gamba’, rischia di veder traballare ancora il tavolo. Anche perché, secondo alcuni, poteva rappresentare motivo di ‘riparo’ per quanti pronti ad uscire da Iv. Ma il tempo stringe e l’obiettivo è di raggiungere quanto prima quota 170 al senato, così come suggerito da Franceschini. Dunque, oggi più che mai, sarà fondamentale osservare le mosse del premier, chiamato ancora una volta a dover incarnare il ruolo di ‘calamita’.

Governo in apprensione: mercoledì il Senato si esprimerà sulla relazione di Bonafede

L’attuale esecutivo sa infatti che d’ora in poi dovrà scontrarsi contro un’opposizione coriacea e ben organizzata, ed ogni votazione da affrontare in Aula, non può ceto rappresentare un punto interrogativo. Ad esempio, già mercoledì prossimo il Senato sarà chiamato ad esprimersi sulla relazione del ministro Bonafede. C’è però da sottolineare che sia il presidente emiliano, Stefano Bonaccini, che i sindaci Gori (Bergamo) e Nardella (Firenze), pur attribuendo a Renzi la responsabilità di un emrome errore, hanno anche aggiunto: però ‘mai dire mai‘. Infine, ultima considerazione, anche all’interno del Pd c’è chi andrebbe subito al voto…

Max