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Vaccini covid, Lazio, Lombardia, e Campania ‘a rischio prenotazioni’: mancano le dosi del Pfizer

Purtroppo ci risiamo: per quel che riguarda le vaccinazioni, complici le imminenti partenze per le mete vacanziere, le prenotazioni continuano a fioccare copiosamente ma, ancora una volta, le dosi a disposizioni sono insufficienti e, a quanto sembra, le principali case produttrici avrebbero annunciato un ‘lieve’ ritardo rispetto ai tempi di consegna stabiliti.

La conseguenza è che tre fra le maggiori regioni del Paese interessate da un intenso ritmo vaccinale (come già annunciato all’Assemblea regionale dell’Anci), ora rischiano il fermo. 

D’Amato: “Bisogna correre più della Delta: servono 100mila dosi di Pfizer entro luglio”

Ma andiamo per ordine. Iniziamo dal Lazio, con l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato il quale, dopo aver annunciato con orgoglio che “Il Lazio è la prima Regione italiana per ciclo completo vaccinazione over 12. Nell’ultima settimana è stato superato il valore target del 27%”, ora si dichiara preoccupato: “Bisogna correre più della variante Delta – afferma l’assessore – Ci servono 100mila dosi di vaccino Pfizer entro luglio, altrimenti dovremo spostare le prenotazioni delle prime somministrazioni con Pfizer del periodo dall’11 al 15 luglio di una settimana”.

Fontana: “Rallentare proprio ora che l’arrivo delle varianti ci inducono invece ad accelerare”

A 478 chilometri di distanza gli fa eco il governatore lombardo Attilio Fontana, che lamenta: “Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto dei messaggi non molto positivi: nel mese di luglio verrà ridotto in maniera abbastanza consistente il numero dei vaccini che ci deve essere trasferito, fatto questo che ci impedirà di concludere secondo quelle che erano le nostre previsioni. Rischiamo, poi, di dover sospendere le ulteriori prenotazioni”. “Questo – ha aggiunto il presidente Fontana – non ci voleva. Noi speravamo e abbiamo anzi chiesto di riceverne di più, per concludere prima. Siamo arrivati a inoculare 120mila somministrazioni al giorno, ma saremmo potuti arrivare anche a 150-160mila. Ora quindi ci vediamo costretti a dover rallentare, quando con la presenza di varianti gli esperti suggeriscono invece la necessità di accelerare con le somministrazioni”.

De Luca: “Prime vaccinazione impossibili, faremo solo i richiami in relazione ai tempi di intervallo”

Lo stesso allarme risuona anche dalla pagina Facebook del ‘vulcanico Vincenzo de Luca: “Noi avremo nel mese di luglio una riduzione pesantissima nelle consegne di vaccini alle Regioni. Continua da parte del Governo e del commissario al Covid un atteggiamento di minimizzazione e in qualche misura di occultamento della realtà”. Dunque, denuncia il governatore campano, “La realtà è pesante: arriveranno nel mese di luglio alle Regioni centinaia di migliaia di dosi in meno di vaccino. Le Regioni saranno nella condizioni di non poter quasi fare nessuna prima vaccinazione e dovranno concentrarsi sui richiami in relazione alle vaccinazioni fatte nei mesi precedenti. Questa è la realtà vera che non viene comunicata ai cittadini italiani, proseguendo in un atteggiamento di comunicazione disastrosa che ha determinato un rilassamento da parte di milioni di cittadini italiani, cosa che è assolutamente sbagliata”.

Max