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Vaccini, l’italiano Reithera: il punto sulla sperimentazione

Nel novero delle campagne vaccinali, ieri è entrato in fase avanzata di sperimentazione clinica il vaccino anti-Covid ‘made in Italy’ di ReiThera, società con sede a Castel Romano. Lo studio di Fase 2/3, denominato ‘Covitar, ha già ricevuto l’autorizzazione dell‘Agenzia italiana del farmaco ed è stato valutato positivamente dal Comitato etico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma. Lo rende noto l’azienda. La Fase 2/3 prende il via grazie ai risultati della Fase 1 che hanno dimostrato che una singola somministrazione del vaccino è stata ben tollerata e ha generato anticorpi neutralizzanti e linfociti T contro la proteina Spike in maniera paragonabile nelle due coorti di adulti e anziani, informa ancora la nota di ReiThera.

La prima parte dello studio implica una Fase 2 su circa 900 soggetti, randomizzata contro placebo per confermare il profilo di sicurezza e la risposta immunitaria indotta dal vaccino. In particolare, lo studio prevede il confronto di un regime a singola dose – proprio come avvenuto nella Fase 1 – e un regime a doppia dose, con somministrazione di due dosi del vaccino a tre settimane di distanza. Lo studio è quindi suddiviso in tre bracci: singola dose; doppia dose; placebo. La sperimentazione sarà condotta in 26 centri clinici su tutto il territorio italiano ed uno ad Hannover, in Germania.