VALLE SACCO, DEPUTATI M5S: “MINISTRO RIVEDA TUTTA DECLASSIFICA

    “Grazie anche alla mozione che presentai e che fu votata ad unanimità dal Consiglio Comunale, la procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo sui fondi che abbiamo versato e che stiamo ancora versando per la bonifica della discarica di Cupinoro (mai avvenuta comletamente)”.Con queste parole il consigliere comunale Gabriele Fargnoli apre uno squarcio nella materia e mette in agenda uno degli argomenti più scottanti per il comprensorio. Anche il sindaco di Ladispoli, si è dichiarato moderatamente preoccupato per la sorte dei fondi “accantonati” ed in seguito alla notizia di apertura dell’indagine, in una nota ha confermato comunque la linea dell’amministrazione espressa in precedenza: “La notizia che i fondi destinati alla bonifica post mortem della discarica di Cupinoro non sono più disponibili ci preoccupa notevolmente” ha detto Paliotta, il quale consultando l’area finanziaria ha confermato che “Il nostro Comune ha pagato nel tempo, annualmente, quello che era dovuto per legge ed ora pretendiamo, insieme alle altre Amministrazioni, che il sito sia messo in sicurezza e bonificato: è in ballo la salvaguardia della salute e dell’ambiente di tutto il comprensorio per i prossimi decenni”. La domanda cruciale sulla quale la procura dovrà far luce è dunque la seguente: che fine hanno fatto gli oltre 4 milioni che abbiamodestinato per la bonifica dell’area (tecnicamente: accantonamento post mortem)? Anche il comune di Cerveteri, che fino ad ora era intervenuto più che altro con segnalazioni a livello regionale, analizza la drammaticità della questione dal momento che sono stati sborsati, per la procedura di bonifica, ben 2,7 milioni di euro da parte del comune di Cerveteri dritti nelle casse della Bracciano Ambiente: accantonamenti vincolati alla gestione ed alla futura bonifica dell’area della discarica nel periodo successivo all’esaurimento dell’invaso. Ora che la situazione degenera e che i cittadini sono esposti a minacce ambientali da più versanti, Ladispoli in primis conferma la linea dura. Il consigliere Fargnoli, che aveva lanciato per primo il warning, annuncia che la battaglia continua. “Non è questo il momento di essere morbidi”, dichiara: “È necessario andare sino in fondo al problema. Presenterò una interrogazione ed eventualmente una mozione atta a sospendere l’esborso dei 38000,00 euro mensili che destiniamo da oltre 10 anni alla Bracciano Ambiente. Chiederò inoltre che il Comune si costituisca parte civile ed in seguito agli sviluppi dell’indagine che si provveda immediatamente alla sospensione di questi ingenti flussi di denaro”. La salute prima di tutto insomma, pertanto il notevole ammanco di denaro che sarebbe dovuto servire a tutelare la nostra salute e quella delle generazioni a venire, espone i potenziali responsabili a severe sanzioni civili e penali.