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    Variante Delta in Italia, Speranza: “Dobbiamo fare attenzione, ma i numeri sono incoraggianti”

    ROBERTO SPERANZA, MINISTRO DELLA SALUTE,

    La variante Delta “sta crescendo in tutta Europa”. Lo dicono i numeri e lo conferma il ministro della salute Roberto Speranza a margine della visita alla Casa della Salute ‘Le Piagge’ di Firenze. Che aggiunge: “L’agenzia europea Ecdc ci dice che con tutta probabilità nel giro di qualche settimana sarà prevalente in Europa e quindi anche in Italia. E questo ci deve spingere ad essere ancora più attenti, a continuare il contact tracing, a continuare il tracciamento, a investire sul sequenziamento e a continuare a rispettare quelle regole essenziali che ci hanno consentito di piegare la curva in tante stagioni”.

    L’indicazione è precisa: tenere alta la guardia per evitare casi come quelli di Maiorca, dove un nutrito gruppo di giovani è stato contagiato dalla nuova variante del Covid. Nonostante il timore, i numeri dicono che oggi, in Italia, si può guardare al futuro con ottimismo: “Avevamo quasi 30mila persone in ospedale, oggi in tutta Italia ne abbiamo 1.700. Avevamo 3.800 persone in terapia intensiva, oggi poco meno di 300 – ribadisce Speranza. – Questo significa un crollo di più del 90%. Significa che c’è un quadro migliore rispetto alle passate settimane ma lo ribadisco: non significa che la partita è vinta. Abbiamo bisogno ancora di cautela, prudenza e gradualità”.

    Istituire nuove zone rosse per isolare subito i focolai della variante Delta: è questa l’idea paventata nelle ultime ore. Un’ipotesi che Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute per l’emergenza coronavirus e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, non esclude: “non è escludibile. Penso che un’autorità di sanità pubblica debba mantenere tutte le armi a disposizione per intervenire. Ma se si lavora bene e seriamente, ovvero vaccinando e facendo in modo che ci si comporti con responsabilità, noi possiamo continuare ad avere zone bianche tranquillamente, se invece molliamo la presa i problemi potrebbero esserci” .

    Aggiunge poi Ricciardi: “Molto dipende da noi, nel senso che se la variante Delta, che è molto più contagiosa della già contagiosa variante inglese, arriva in comunità dove ci sono pochi vaccinati, è chiaro che si diffonderà con rapidità. Sulle misure da adottare in questi casi bisognerà valutare di volta in volta. Vaccinazioni e cautele sono i nostri migliori strumenti. E’ chiaro che se si vedono situazioni con stadi pieni, tifosi assembrati in strada o rave, il virus si diffonde. Se noi evitiamo queste scene possiamo prevenire”.