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Variante Omicron, gli esperti fanno chiarezza: “Più contagiosa della Delta, è meno letale e i sintomi sono modesti. La terza dose la neutralizza”

Spesso davanti alla galassia di varianti, sintomi e conseguenze legate al coronavirus, per lo più contrapposti agli effetti del vaccino, ci troviamo a vagare in una sorta di ‘jungla’ popolata da dicerie, ipotesi chiacchiere ed illazioni, fino ad ‘impantanarci’, non riuscendo ad uscirne fuori. Diviene dunque ogni giorno più complicato capire come orientarci, acquisire certezze per raggiungere un minimo di ‘affidabile conoscenza rispetto all’immensa mole di informazioni dalle quali veniamo ‘assediati’.

Ora, rispetto all’avvento dell’ultima delle mutazioni generate dal Covid-19, dopo quella Delta, a preoccupare è quella scoperta in SudAfrica, ribattezzata Omicron, a quanto pare molto contagiosa ma, al momento, non eccessivamente mortale. Ciò che inizialmente preoccupava, e non poco, gli scienziati, era che Omicron potesse ‘bucare’ la protezione vaccinale. Ipotesi, a quanto sembra, fugata dalla somministrazione della terza dose, che invece pare ci ‘schermi’ con sicurezza.  Questo stando a quanto annunciato dalle stesse case farmaceutiche,fizer e BioNTech, dichiaratesi  in grado di neutralizzarla.

Realmente’, quanto è pericolosa la variante Omicron? Una domanda alla quale hanno risposto alcuni degli esperti italiani.

Sileri: “Al momento sembra che venga neutralizzata con 3 dosi, per questo dobbiamo accelerare ”

Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, e medico-chirurgo, afferma che questa variante “va ridimensionata entro certi limiti, nel senso che dobbiamo aspettare risultati più certi. E’ stato detto che probabilmente si diffonde di più, forse è pericolosa alla stessa maniera, ma il pericolo vero è che possa eludere i vaccini. Al momento sembra che venga neutralizzata con tre dosi e se questo fosse confermato significherebbe che dobbiamo accelerare con i booster”.

Bassetti: “Fa meno male e somiglia più ad un raffreddore e tutto sommato non è così negativa”

Dello stesso avviso ‘più o meno’ anche il direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, secondo cui, ”La variante Omicron l’abbiamo derubricata a quello che deve essere, ha molte mutazioni, ma tre dosi la coprono al 100% e non è escluso che anche due dosi. I vaccini quindi non vengono bucati neanche dalla Omicron. Per quanto riguarda la crescita dei contagi, è probabile che i casi sostenuti da Omicron siano meno intensi rispetto a quelli sostenuti da Delta. Prova ne è il Sudafrica che è oggi pieno di casi da Omicron, ma se vediamo i dati di settembre, quando quest’ultima variante non c’era, su 110-120mila casi attivi c’erano 300 morti, oggi i decessi sono 35. Probabilmente è più contagiosa ma meno aggressiva. Se anche fosse, quindi fa meno male e somiglia più ad un raffreddore e tutto sommato non è così negativa“.

Bassetti: “I Pronto soccorso sono in difficoltà perché arrivano tanti non vaccinati. Questo da medico, mi fa molto male”

Semmai, tiene invece a rimarcare il noto infettivologo ligure, ”In Italia dobbiamo concentrarci però sulla variante Delta perché i casi Omicron sono pochi. Io mi augurerei che quest’ultima sostituisse la Delta perché meno pericolosa. Ma abbiamo ancora 6 milioni di non vaccinati con tanti 50-70enni. Questi sono spesso ricoverati e ci mettono in difficoltà. La situazione italiana ci dice che ci sono nuovamente i Pronto soccorso in difficoltà perché arrivano tanti non vaccinati. Quando arriva un soggetto con una malattia – rimarca – che si può prevenire con la vaccinazione c’è grande sconforto tra i sanitari perché queste persone finiscono in rianimazione. Questo, da medico, mi fa molto male”.

L’Epidemiologo Ciccozzi: “Omicron è più contagiosa rispetto alla Delta ma, è meno letale e i sintomi sono modesti”

Dal canto suo il responsabile dell’unità di Statistica medica ed Epidemiologia della facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, Massimo Ciccozzi, spiega che “Sulla variante Omicron stanno arrivando buone notizie: è più contagiosa rispetto alla Delta ma, anche dai primi dati che arrivano dal Sudafrica, è meno letale e i sintomi sono modesti”.

L’Epidemiologo Ciccozzi: “I casi ‘italiani’ di Omicron sono vaccinati e stanno bene o con pochi sintomi”

Come spiega infatti l’esperto, ”Tutte le mutazioni che abbiamo visto sulla proteina ‘Spike’ ci dicono che questo virus sta compiendo i primi passi per un vero adattamento sull’uomo. Tutti avevano detto che Omicron poteva essere una variante pericolosa e ora sono tornati indietro. Dai primi dati, ancora non definitivi, pare che anche il vaccino funzioni. I casi ‘italiani’ di Omicron sono vaccinati e stanno bene o con pochi sintomi”.

L’ Epidemiologo Ciccozzi: “La vaccinazione non ci protegge dal contagio ma dai sintomi della malattia”

“Noi – prosegue il professionista del Campus Bio-Medico romano – abbiamo scoperto e lo stiamo pubblicando, il lavoro scientifico è stato accettato, che questa variante ha una maggiore stabilità nella proteina Spike. Questo ci dice che infetta meglio della Delta, è più contagiosa, ma non aumenta la letalità. Una evoluzione che si innesca quando un virus deve adattarsi all’uomo, come accaduto per il raffreddore, la strategia è di essere più contagioso ma meno letale. Quindi è chiaro che la vaccinazione non ci protegge dal contagio ma dai sintomi della malattia. Il mio messaggio è di stare tranquilli e sereni ma anche di fare la terza dose se ancora non l’abbiamo fatta“.

Il Prof. Greco: “Ora no, ma è probabile che Omicron si diffonda da noi, qualora accedesse con 3 dosi siamo protetti”

Tutto sommato ‘tranquillo’ anche l’epidemiologo Donato Greco (tra l’altro componente del Comitato tecnico scientifico Cts) il quale, precisa che ”Ad oggi i dati ci dicono che in Europa la presenza della variante Omicron è sporadica, e che in Italia siamo a una dozzina di isolamenti. E che non sembra più trasmissibile come si era pensato all’inizio, ed è certamente meno patogena, come comunicato ieri dall’Oms. Inoltre le tre dosi di vaccino anti-Covid, secondo dati forniti da Pfizer, sono protettive anche contro questa variante. Tutto questo ci porta oggi a una conclusione – che ovviamente potrà cambiare in caso di nuovi dati – ovvero che non dobbiamo preoccuparci per Omicron”. Certo, aggiunge, ”E’ probabile che Omicron si diffonda nel nostro Paese, ma non lo sta facendo, e comunque qualora lo facesse siamo protetti con le tre dosi di vaccino“.

Il Prof. Greco: “L’Oms l’ha classificata come ‘preoccupante’ ma, con i dati poi illustrati ci ha rassicurato”

Il Prof. Greco, grandissimo professionista di rodata esperienza (ricordiamo il suo ruolo a Napoli quando, nel 1973, si trovò a dover fronteggiare un’epidemia di colera), ribatte che “Non conosco virus senza varianti, e riguardo a Covid sono state identificate, soltanto nel 2020, 1500 mutazioni. E’ chiaro che la singola mutazione fa parte della vita del virus e non porta variazioni importanti, e ciò accade solo con la somma delle mutazioni. Omicron ha 32 mutazioni nella zona della proteina Spike e per questo è stata classificata ‘preoccupante’ dall’Oms. Ma la stessa Organizzazione mondiale della Sanità, proprio ieri ci ha rassicurato“.

Max