Home ATTUALITÀ Veneto e Piemonte verso zona bianca: regole, novità

    Veneto e Piemonte verso zona bianca: regole, novità

    Si avvicina la zona bianca per Veneto e Piemonte con nuove regole e novità soprattutto per il coprifuoco che in questa fascia non è previsto. “L’Rt è a 0.64%, occupazione reparti e terapia intensiva 5% e incidenza 19.4 su 100mila abitanti. Siamo abbondantemente in zona bianca. Immagino che per noi da lunedì scatterà. Non sto celebrando la fine dell’infezione e dell’emergenza, nessuno si esalti. Se però il tunnel era lungo 100 km, ne abbiamo fatti 99” ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia.  

    “Siamo la prima grande regione italiana ad andare in zona bianca, è un gran bell’obiettivo raggiunto” ha sottolineato. Il governatore ha spiegato che nel fine settimana, prima di lunedì, firmerà “l’ordinanza sul passaggio in zona bianca, una sorta di vademecum, di ‘istruzioni per l’uso’ che recepisce la normativa nazionale, sulle cose che si possono fare: non ci saranno sorprese. E, al lunedì 7 giugno, dunque, salterà il coprifuoco”, ha concluso. 

    Buone notizie anche per il Piemonte dove nella settimana 24-30 maggio si riduce ulteriormente l’incidenza dei nuovi casi di oltre il 30%. E’ quanto emerge dal pre report settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. In particolare, l’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi scende da 0.70 a 0.64. La percentuale di positività dei tamponi si riduce passando da 3.2% a 2.3%. Sotto soglia, e ulteriormente ridotti, i tassi di occupazione dei letti ordinari (dal 14% al 10%) e in terapia intensiva (dal 15% al 13%). Calano, infine, i focolai attivi, i nuovi e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note. 

    A chi si trova in zona bianca sono consentiti spostamenti senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso altre località della zona bianca; senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; verso località della zona gialla, senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti in zona gialla e di quelle relative agli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate; verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una ‘certificazione verde Covid-19’ valida nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti nella zona di destinazione.