Venezia, la regina Paola del Belgio colpita da ictus: condizioni non gravi

    Dopo il ricovero d’urgenza all’ospedale di Venezia per la regina Paola del Belgio, i medici rassicurano sulle sue condizioni, specificando che le sue condizioni non sono al momento gravi e che quindi non si trova in pericolo di vita. La donna, che avrebbe avuto un disturbo neurologico transitorio, potrebbe quasi certamente essere dimessa in giornata dal nosocomio lagunare. In base a quanto è stato dichiarato, la moglie di re Alberto, 81 anni, era a Venezia in visita privata quando, nella notte, ha avuto un malore, mandando in allerta le persone che stavano con lei che hanno quindi chiamato il 118. Portata d’urgenza in ospedale, la donna, che è stata sempre cosciente, è stata sottoposta a Tac e agli altri esami di rito e trasferita al reparto di neurologia, in una camera singola, tenuta sotto osservazione per tutto il tempo. Dai primi accertamenti, sembrerebbe che la paziente abbia avuto appunto un problema vascolare transitorio. Dovrebbe essere dimessa in giornata. “La notte scorsa – rileva la direzione sanitaria – si è rivolta al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Venezia la Regina Madre del Belgio, Paola Ruffo di Calabria, che si trovava nella città lagunare in visita privata. I sanitari dell’Ospedale Civile – precisano – hanno preso in carico la regina e, rapidamente completato l’iter diagnostico previsto per il caso clinico, sono intervenuti per tutto quanto necessario a stabilizzarne le condizioni, per consentirne poi, d’intesa con i familiari accompagnatori, un trasferimento in sicurezza nel Paese d’origine, dove la Regina proseguirà le cure che saranno ritenute necessarie”. “La Regina madre ha trascorso la notte all’Ospedale Civile, dove tutto è proceduto secondo le previsioni; il trasferimento, organizzato dalle autorità belghe in collaborazione con la dirigenza medica dell’Ospedale Civile, – conferma la nota – si svolgerà nelle prossime ore, svolta ogni opportuna verifica”.  Rientrerà a Bruxelles in giornata, fa sapere Palazzo reale, per ulteriori accertamenti.