VERONA – STAMANE I FAMILIARI DEGLI STUDENTI MORTI NEL BUS IN FIAMME SULL’A4 SONO STATI SOTTOPOSTI AL TEST DEL DNA PER IL RICONOSCIMENTO. I SUPERSTITI SONO INVECE RIPARTITI

Per poter permettere l’identificazione certa degli studenti morti in seguito altragico incidente di venerdì notte sull’autostrada A4, che ha causato 16 mortitra studenti e docenti di un liceo di Budapest, stamane  i parenti ed i familiari delle vittime sono stati sottoposti al test del Dna. Proseguono intanto le indagini da parte della magistratura italiana e anche di quella ungherese: rimangono valide le ipotesi di un guasto meccanico e di un malore dell’autista. Intanto, in Ungheria sono state esposte bandiere a mezz’asta e cerimonie per onorare la memoria delle sedici vittime. Nel paese magiaro è stato indetto il lutto nazionale. Nel frattempo, i giovani scampati al tragico destino capitato ai loro sfortunati compagni, sono ripartiti con un volo di Stato e con propri mezzi. Tra questi, sulla via di casa, anche il professore eroe che più volte era rientrato nel pullman in fiamme salvando numerosi studenti, assieme alla moglie, ma purtroppo non i due figli, un maschio ed una femmina, morti nello spaventoso rogo che ha distrutto l’automezzo dopo lo scontro con un pilone nei pressi del casello di Verona est. Restano invece, purtroppo,molto gravi le condizioni di due dei passeggeri: due maschi adulti (uno dei quali presenta ustioni sul 60% del corpo ed è ricoverato al centro grandi ustioni dell’Ospedale Borgo Trento), e di un professore che ha riportato un grave trauma cranico e che è attualmente in cura nel reparto di terapia intensiva del Policlinico di Verona.

M.