Verso le Europee, Giorgia Meloni incontra Kaczynski Kaczynski

Le Europee sono dietro l’angolo, e le ‘grandi manovre’ dei nostri politici per ambire oltre i confini nazionali, proseguono senza sosta.
Oggi ad esempio Giorgia Meloni è voltata a Varsavia per incontrare il presidente del partito di governo polacco Pis (Diritto e Giustizia), Jaroslaw Kaczynski.
Un incontro a quanto pare fruttifero per entrambi, come ha tenuto poi a sottolineare la presidente di Fdi: “Questo incontro consolida i nostri già ottimi rapporti con gli amici polacchi, con cui da mesi lavoriamo al cambiamento radicale di cui l’Europa necessita. Perché il gruppo dei Conservatori e Riformisti sarà decisivo nel futuro Parlamento Europeo per cambiare verso a questa Unione Europea. Da tempo riconosciamo al gruppo di Visegrad la capacità di stare in Europa con la schiena dritta, difendendo confini e identità senza sottostare ai diktat dei burocrati europei  ha aggiunto ancora la Meloni – Un altro passo importante nella crescita costante di Fratelli d’Italia che va in Europa per cambiare tutto e che aprirà la sua campagna elettorale per le elezioni europee con la Conferenza programmatica che si svolgerà a Torino il 13 e 14 aprile”.
La nota stampa diramata dal partito polacco, che ha ‘tradotto’ l’incontro fra i due, ha inoltre tenuto a specificare che “I due leader hanno condiviso una visione comune su tutti i principali temi dell’agenda europea: riforma delle Istituzioni con una più forte attenzione alle sovranità nazionali, contrasto all’immigrazione incontrollata, sostegno alla famiglia e alla natalità, bassa tassazione sulle imprese e contrasto alla disoccupazione giovanile, utilizzo efficiente dei fondi europei”.
Dunque, secondo a quanto sarebbe emerso dal riservato e fitto dialogo i due esponenti politici, si è trattato di “un momento importante che ha rafforzato i rapporti tra due leader e due partiti che da alcuni mesi condividono l’appartenenza allo stesso gruppo al Parlamento Europeo (ECR) e alla stessa famiglia politica europea (ACRE) dei Conservatori e Riformisti”.
Max