VICENDA BANCHE: LA VIGILANZA DI BANKITALIA E’ STATA INCALZANTE, AFFERMA BARBAGALLO

In merito all’inchiesta sulle banche, intervenendo in audizione davanti alla Commissione, Carmelo Barbagallo, capo della Vigilanza della Banca d’Italia, ha affermato che “La Banca d’Italia non ha chiesto né incoraggiato né tanto meno favorito la Popolare di Vicenza ad acquisire Banca Etruria. In quel momento – ha aggiunto Barbagallo – la Vigilanza non disponeva di elementi per contrastare a priori tale iniziativa che, se si fosse tramutata in istanza formale, sarebbe stata approfondita. L’azione della Vigilanza è stata incalzante. Dal 2008 fino al commissariamento – ha spiegato ancora il capo della Vigilanza della Banca d’Italia – sono state condotte 18 ispezioni, equamente distribuite tra le quattro banche. E’ grazie ad esse che sono emersi i problemi sopra descritti. Ai primi esiti negativi di tali accertamenti la Vigilanza ha rafforzato i controlli. I provvedimenti assunti sono stati di intensità crescente, in linea con la gravità dei problemi riscontrati. Sono stati utilizzati tutti gli strumenti a disposizione richiedendo piani di rafforzamento patrimoniale, il ricambio degli organi amministrativi e di controllo, l’aggregazione con altre banche. Le irregolarità sono state portate tempestivamente a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria”. Per quel che riguarda invece la collaborazione con la Consob, “si è svolta nell’alveo di una prassi generalizzata e degli accordi esistenti, che prevedono comunicazioni di sintesi dell’azione di Vigilanza”, ha coomentato Barbagallo il quale, rispetto all’autorità guidata da Giuseppe Vegas ha ribadito che “ha avuto a disposizione, a partire dal protocollo del 2012, un flusso continuo di dati economici, patrimoniali e di rischiosità”. Il presidente della Commissione d’inchiesta sulle banche, Pier Ferdinando Casini richiederà le carte aggiuntive relative a nuovi filoni di indagine su Banca Etruria che il senatore Augello ha richiesto alla Procura di Arezzo.
M.