Villa San Pietro, si teme lungo stop dopo il rogo. La Regione chiede tempistiche chiare

    L’incendio divampato questo sabato all’ospedale Villa San Pietro potrebbe avere una lunga ripercussione dal punto di vista della ripresa del regolare servizio. Diverse settimane di lavori saranno necessarie, con ogni probabilità, per rimettere in sesto il centro sulla Cassia, che in seguito al rogo ha visto l’evacuazione di 400 pazienti. Ad oggi, la situazione dice che gli unici reparti accessibili che ricominceranno presto sono quelli delle attività ambulatoriali e della radioterapia per i malati di cancro, settori che non sono stati intaccati dal blackout elettrico.

    “La struttura dovrà fornire una tempistica dettagliata” ha richiesto la Regione Lazio, oltre a predisporre uno sportello per fornire tutte le informazioni ai pazienti e ai loro parenti trasferiti in altre strutture o in lista d’attesa, con priorità riservata ai malati di cancro e tutti pazienti in attesa di follow-up.

    Anche i sindacati richiamano all’ordine, a tutela degli stipendi degli 800 dipendenti dell’ospedale e circa 150 lavoratori delle cooperative che lavorano con Villa San Pietro. Dalla Cisl Lazio emerge ”preoccupazione per il mantenimento dei salari e dei livelli occupazionali dei dipendenti a seguito dell’interruzione delle attività assistenziali”. “Bisogna fare più sicurezza – ha detto Roberto Chierchia, segretario generale della Cisl Fp Lazio – abbiamo bisogno di più investimenti e più prevenzione”.