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Visita fiscale, cos’è, chi la manda, come funziona il certificato medico malattia, reperibilità e esenzione

Uno dei grandi interrogativi che in ambito lavorativo attanaglia maggiormente gli italiani è quello relativo alla modalità tramite cui si comunica al datore di lavoro le situazioni di malattia che producono una giustificata assenza dal posto di lavoro e, dunque, a loro volta, generano la cosiddetta e famigerata visita fiscale.

Che cos’è la visita fiscale per esattezza? Chi manda la visita fiscale durante gli orari di malattia Inps? Andiamo a fare chiarezza su questo tema piuttosto importante. Scopriamo dunque chi manda la visita fiscale ai dipendenti pubblici e privati nel corso degli orari di reperibilità in malattia Inps, cos’è questa stessa reperibilità e come funziona il certificato medico.

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Chi manda la visita fiscale durante gli orari di reperibilità malattia 2020?

La visita fiscale Inps è un iter di controllo medico che può essere generato dal datore di lavoro in caso di malattia dei dipendenti privati e dall’Amministrazione Pubblica in caso di malattia dei dipendenti pubblici dal personale scolastico a quello ministeriale, da quello sanitario a quello delle Forze armate, vigili del fuoco fino a quello dei dipendenti di Poste Italiane e via discorrendo.

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Le visite fiscali 2020 Inps sono un mezzo che serve per l’accertamento medico previsto ai sensi dell’articolo 5 della Legge 300/1070, dello Statuto dei Lavoratori, che ha previsto il diritto del datore di lavoro di controllare lo stato di salute del dipendente assente dal posto di lavoro per malattia.

In pratica, la visita fiscale è condotta come procedura volta alla verifica della reperibilità del lavoratore durante gli orari di malattia fissati per legge e per controllare il concreto evento morboso che non ha permesso al dipendente di andare sul posto di lavoro per motivi di salute.

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Visita fiscale: come funziona il certificato medico malattia

Il lavoratore dipendente pubblico e dipendente privato che si assenta per malattia dal lavoro, è tenuto a comunicare tempestivamente al datore da cui dipende la ragione della sua assenza quando è per motivi di salute, e a comunicare l’indirizzo presso il quale sarà reperibile nel corso della malattia e i giorni di prognosi che gli servono per la guarigione.

Il lavoratore poi è tenuto a contattare il medico curante o eventualmente la guardia medica, così da chiedere il rilascio del certificato medico malattia Inps online entro 2 giorni dall’assenza dal lavoro.

Il certificato medico serve a dimostrare la presenza della malattia e i giorni di prognosi, ed è inviato dal medico curante direttamente all’INPS in via telematica con un numero di protocollo.

Il numero protocollo sul certificato medico Inps è la prova della corretta trasmissione del certificato medico: tanto il datore di lavoro che il lavoratore possono accedere ai servizi telematici dell’INPS per avere una copia dell’attestazione sanitaria.

Chi manda la visita fiscale al lavoratore assente per malattia

La visita fiscale può essere richiesta online dal datore di lavoro ma anche dall’INPS, e pure nel giorno stesso in cui è avvenuta la dichiarazione di malattia del dipendente, quindi fin dal primo giorno di assenza.

In caso di richiesta della visita fiscale per il controllo della malattia del dipendente privato che pubblico, il medico del Polo Unico visite fiscali dell’INPS chiamato a fare la visita fiscale, deve andare presso il domicilio indicato dal lavoratore, nelle fasce di reperibilità previste per legge.

Le fasce di reperibilità della visita fiscale cambiano a seconda che il datore di lavoro sia un’Amministrazione Pubblica o operi nel settore privato.

casi di esenzione sono gli stessi sia per il dipendente privato che pubblico,  come:Docenti e personale universitario; insegnanti e personale scolastico ATA, Militari; Polizia di Stato; Vigili del Fuoco; Carabinieri; Dipendenti Ministero.

Stessa cosa per  Enti Pubblici non economici: dipendenti individuati dalla legge 70 del 1975, dipendenti dell’ICE, dipendenti Gestione ex INPDAP e il personale degli ordini e collegi nazionali. E ancora per:

  • Regioni ed autonomie locali
  • Sanità, infermieri, il personale degli Istituti zooprofilattici sperimentali ed il personale delle ARPA;
  • Ricerca: personale dipendente degli enti scientifici e di ricerca, il personale dell’ISS, ISPE, ISTAT, INFM e il personale dell’ISPE.

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