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Vitalizi, la Camera sta valutando un aumento qualora le condizioni di vita dovessero peggiorare…

“Si è riunita oggi la Camera di consiglio del Consiglio giurisdizionale della Camera dei deputati, al termine della quale il presidente Alberto Losacco ha letto il dispositivo della sentenza n. 2/2020 relativa alle questioni sollevate da circa 1400 ricorrenti che hanno impugnato la delibera dell’Ufficio di presidenza n. 14/2018 sulla rideterminazione degli assegni vitalizi erogati ai deputati cessati dal mandato. La sentenza del Consiglio giurisdizionale, la cui decisione è stata presa all’unanimità dal presidente Losacco e dai giudici Stefania Ascari e Silvia Covolo, attribuisce al Collegio dei deputati Questori e allo stesso Ufficio di Presidenza della Camera un margine di apprezzamento delle circostanze che possono determinare una modulazione differente delle clausole di salvaguardia già previste dalla delibera”.

Lo prevede la prima sentenza sui vitalizi

Eccolo il comunicato stampa reso noto stamane dalla Camera, dove viene spiegato che “Il collegio dei questori e l’ufficio di presidenza della Camera potranno prendere in considerazione le singole richieste di incremento del vitalizio nei casi di documentata necessità. E’ il principio contenuto nella prima sentenza sui vitalizi emessa all’unanimità dalla Camera di consiglio giurisdizionale della Camera dei deputati.

Se le condizioni di vita peggiorano che fare?

Del resto, poverini, se le condizioni di vita peggiorano, rendendo pressoché ‘impossibile’ tirare avanti in questo modo, è doveroso intervenire riconsiderando l’entità dei denari in entrata…

In sostanza, viene spiegato, ora i due organismi della Camera potranno “valutare ai fini dell’applicazione delle misure incrementali singole e specifiche situazioni individuali per le quali, per effetto della rideterminazione del trattamento, si sia determinata una grave e documentata compromissione delle condizioni di vita personale o familiare”.

E’ da valutare, così come per ogni altra controversia

D’altra parte, se la legge lo consente c’è poco da obiettare. Come spiega poi ‘tecnicamente’ l’agenzia di stampa AdnKronos in merito, ‘La sentenza di oggi, ha natura giuridica di sentenza non definitiva come prevede l’art. 36 del codice del processo amministrativo, per cui riguarda le sole questioni che allo stato risultano mature per la decisione visto che ”la futura valutazione si pone come antecedente logico degli altri temi oggetto di controversia, assieme agli ulteriori elementi istruttori che il Consiglio acquisirà con separata ordinanza”. Il Consiglio, conclude il comunicato, si riserva altresì ogni ulteriore decisione sulle restanti questioni dedotte dai ricorrenti’.

Roberto Fico: “Un provvedimento già previsto”

Dal canto suo, intervenendo su Facebook,  il presidente della Camera, Roberto Fico, ha commentato: ”Questa mattina il Consiglio di giurisdizione della Camera dei deputati si è espresso sulla delibera che supera i vitalizi per gli ex parlamentari. L’impianto della delibera resta immutato come i risparmi per Montecitorio che sono di oltre 44 milioni di euro l’anno. La decisione del Consiglio interviene su un punto specifico che avevamo già previsto nel provvedimento e già affrontato in precedenti Uffici di presidenza. La modifica riguarda l’ampliamento dei casi in cui le persone che versano in situazioni molto gravi potranno avere un taglio ridotto. Questi casi verranno valutati singolarmente, prima dal Collegio dei Questori e poi dall’Ufficio di Presidenza”. Tuttavia, ha tenuto a sottolineare il presidente della Camera, “La delibera che ricalcola i vitalizi è un provvedimento serio e giusto, che rivendico in pieno. E resta in vigore”.

Max