VOLKSWAGEN – MANIPOLATE ANCHE LE AUTO UE. BMW NON SAREBBE ESTRANEA ALLO SCANDALO. GERMANIA, FRANCIA E INGHILTERRA PRESSARONO BRUXELLES SUI TEST


Volkswagen: uno scandalo nello scandalo. Partiamo intanto da una nuova ’rivelazione’ del ’Guardian’ che lascia interdetti: Francia, Germania, e Gran Bretagna avrebbero esercitato pressioni nei confronti della Commissione europea per evitare di elaborare i test, regalando un buon margine di inquinamento senza destare sospetti. Riuscendo a ricavare ’vuoti’ di margine nei test, le emissioni avrebbero superato agevolmente del 14% i livelli massimi di inquinamento consentiti. In questo modo, in attesa delle verifiche previste per il 2017, il mercato avrebbe continuato a vendere in barba agli standard Nedc, messi a punto addirittura nel 1970. “E’ inaccettabile che i governi che giustamente chiedono un’inchiesta sullo scandalo Volkswagen, contemporaneamente agiscano dietro le quinte per manipolare i test sulle emissioni”, ha giustamente dichiarato dalle pagine del ’Guardian’  lo stizzito Greg Archer,  del Think Tank Transport and Environmen. Intanto Ora Dobrindt, ministro dei Trasporti tedesco, ha dichiarato ufficialmente che la ’manipolazione’ pensata per aggirare i test sulle emissioni inquinanti (Co2) delle auto diesel destinate al mercato Usa, riguarderebbe anche le auto vendute in Europa. Ma ormai la catastrofe è realtà e, la testata Autobild, avrebbe dimostrato che anche la Bmw (in particolare il suv X3 xdrive20d), presenta emissioni 11 volte superiore alla norma. Un’altra tegola che sgretola l’idea di affidabilità delle auto made in Germania. Così, unitamente al tracollo azionistico Volkswagen, ora c’è da sottolineare anche quello della Bmw, che in Borsa sta registrando un crollo non indifferente, ad oggi pari al 6,10%. “Quello che è veramente necessario in questo momento è avere un quadro completo della situazione e rafforzare i nostri standard sulle emissioni – ha dichiarato Lucia Caudet, portavoce della Commissione Ue per il Mercato interno – Invitiamo tutti gli Stati membri a effettuare indagini necessarie. Dobbiamo avere un quadro completo di quanti veicoli immatricolati nella Ue erano dotati del software ingannevole, che è vietato dalle regole europee”. Uno scandalo su cui ha commentato anche John Elkann, Presidente di Fca: “Quello che è avvenuto è molto grave e vedremo di capire meglio dalle indagini. L’Acea, che è la voce della categoria, è stata molto chiara, dicendo che non è un fatto legato all’industria dell’auto ma un fatto specifico di una società”. Intanto il noto pm Raffaele Guariniello (noto per le vicende calcistiche), ha ricevuto incarico di indagare dalla Procura di Torino.

 

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