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Von der Leyen: “Lotterò per salario minimo in ogni Paese”

La sua battaglia è appena iniziata: sarà una strada lunga, magari tortuosa, e lastricata di ostacoli e difficoltà. Ma l’obiettivo è prestigioso, suggestivo, intrigante e per molti versi necessario. E lei, non sembra avere il volto di chi molla.

Lei è Ursula von der Leyen, candidata presidente della Commissione Europea: che alla fine della conferenza dei presidenti a Bruxelles, al fianco del presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, ha parlato di quelli che sono i suoi obiettivi principali, tra i quali spicca la lotta per far sì che ci sia il salario minimo in ogni paese.

Salario minimo in ogni paese, la missione di Von der Leyen

“La gente ha paure, sogni e aspirazioni, e quello che l’Europa può dare è risposte: posti di lavoro, prospettive, stabilità e sicurezza. E sono sicura che l’Europa può farlo: in ogni Paese, il lavoro deve dare di cosa vivere. Combatterò per un salario minimo in ogni Paese”. Lo ha dichiarato Ursula von der Leyen, candidata presidente della Commissione Europea, dopo la conferenza dei presidenti a Bruxelles, al fianco del presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.

Aggiornamento ore 8,12

“Faccio parte di quelli che pensano che sia stato giusto prolungare oltre il 29 marzo l’uscita del Regno Unito dall’Unione e quindi si può capire quale sia la mia posizione. Se la Gran Bretagna avesse bisogno di altro tempo, sono dell’idea che dovremmo accordarle altro tempo”.

Queste, invece, le parole della candidata von der Leyen in tema Brexit a margine dell’incontro con il gruppo dei Verdi al Parlamento europeo.

Ma il tema portante resta quella dell’equità negli stipendi. “Pari stipendio a parità di lavoro” sostiene la candidata.

Von der Leyen ha chiarito come si necessiti di una “maggiore trasparenza nei salari all’interno delle aziende”, chiarendo come “c’è moltissimo da fare nel pilastro sociale” e che si tratta di problematiche delle quali aveva già parlato nei giorni in cui era ministro della Famiglia in Germania.

A parlarne è stato anche Sassoli. “E’ stato un incontro molto utile, costruttivo, cordiale. Molto utile per il Parlamento ascoltare la signora von der Leyen per conoscere meglio il suo punto di vista, le sue opinioni, le sue riflessioni sul lavoro da fare nei prossimi cinque anni. Un lavoro per il quale la cooperazione con il Parlamento sarà ineludibile. Spero che la riunione sia stata utile anche per lei, per avere una fotografia a 360 gradi delle priorità e delle preoccupazioni di ogni gruppo politico

In questi termini ha parlato il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, dopo aver incontrato la candidata alla presidenza della Commissione europea.

Aggiornamento ore 11.34

Sassoli ha voluto poi corroborare i concetti entrando nel merito delle tematiche e delle indicazioni di questo meeting.

“Questa riunione è un elemento in più di dialogo indispensabile tra la candidata e l’istituzione che dovrà prendere la decisione finale. In questo senso vorrei ringraziare von der Leyen per la disponibilità dimostrata ad incontrare tutti i gruppi politici e gli eurodeputati che hanno voluto incontrarla bilateralmente. Non è il momento né il mio ruolo per tirare conclusioni su questo dialogo, ma credo di poter dire che, come sempre, c’è lavoro da fare”, ha ammesso il Presidente.

Domattina alle 10 la conferenza dei presidenti si riunirà per mettere giù l’agenda della sessione di Strasburgo per la settimana prossima.

I presidenti dei gruppi dovranno dire quando si voterà sulla candidata presidente della Commissione europea: non è da escludere che si decida di spostare il voto a mercoledì 17 luglio, se non addirittura alla plenaria di settembre, si apprende da fonti Ue.

Aggiornamento ore 16,35