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Whirlpool, protesta: “No alla chiusura a Napoli”

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 12-06-2019 - Roma Politica Mise. Tavolo per la risoluzione della crisi della Whirpool. Nella foto Luigi Di Maio Photo Vincenzo Livieri - LaPresse 12-06-2019 Rome (Italy) Politics Whirpool crisis resolution meeting. In the picture Luigi Di Maio

Arriva il forte no circa la chiusura a Napoli: e l’affaire Whirlpool diventa sempre più ispido. Nelle stesse ore in cui la faccenda acuisce le proprie complessità, si è espresso il vice premier e ministro del governo Conte, Luigi Di Maio, che ha preso la questione di petto da tempo, e ha sancito l’importanza di continuare con il dialogo tra le parti.

Chances per lo stabilimento Whirlpool di Napoli.

“Al lavoro su una soluzione per occupazione e continuità industriale” ha detto intanto l’ad di Whirlpool Italia La Morgia proprio dopo l’incontro con Di Maio. Il quale, per appunto, dal conto suo, ci è voluto andare con i piedi di piombo, non tradendo alcun genere di sfiducia ma neppure di entusiasmo: “Aspettiamo risposte entro la prossima settimana”

Aggiornamento ore 06.54

Sembra dunque aprirsi uno spiffero di speranza per la querelle legata allo stabilimento Whirlpool di Napoli. L’azienda in effetti pare possa aver dato conferma circa il non disimpegno dal capoluogo partenopeo e di aver in qualche modo dato disponibilità a ragionare per dare continuità all’attività.

Di Maio ha abbracciato la notizia come un messaggio chiaro, quello relativo all’impegno della multinazionale a continuare a discuterne in modo propositivo. Questo è, in effetti, per il vice premier e ministro grillino “il presupposto per ricominciare il dialogo. Da lunedì do per scontato soluzioni che ripartono dai pilastri di prima”.

Va in effetti ricordato come sia scaduto l’ultimatum che il ministro aveva dato sette giorni fa all’azienda: se non si presenterà con una soluzione valida e, soprattutto, che appaia in linea con gli accordi presi, le verranno revocati i fondi pubblici. Questo era il messaggio che era passato.

Ed erano tre i concetti attorno ai quali Luigi Di Maio aveva sancito le possibilità che si riprendesse il dialogo: “No alla chiusura del sito di Napoli, no al disimpegno di Whirlpool, mantenimento dei livelli occupazionali. Ci aspettiamo risposte”.

Elemento confermati e che sembrano introdurre tracce di ottimismo nella questione. I colloqui tra azienda, ministro e sindacati, partiti con quasi un’ora e mezza di ritardo, hanno quasi fatto temere di evolvere in un un nulla: questo perchè i vertici di Whirlpool Italia erano tornati al Mise senza news e, anzi, criticando “l’atto del ministro Di Maio” che ha parlato chiaramente di revoche per gli incentivi a patto di “trovare una soluzione”.

La faccenda aveva riacceso la rabbia del vice premier: “Se non avete soluzioni, perché non avete chiesto il rinvio del tavolo? Non c’è tempo da perdere, serve il rispetto dei lavoratori” avrebbe replicato di Maio all’ad La Morgia.

Aggiornamento ore 11.04

L’incontro tra Whirlpool e ministro ha visto anche la presenza dei rappresentanti di Fiom Cgil, Fim, Cisl e Uilm e alcuni esponenti locali. Intanto, di fronte al Mise, vi era un presidio di lavoratori dello stabilimento partenopeo, tra cui anche gli addetti delle imprese appaltatrici di Whirlpool.

“Apprezziamo l’apertura del ministro ad iniziare una discussione per trovare una soluzione che garantisca massima occupazione e continuità produttiva per il sito di Napoli a partire dalla prossima settimana” ha commentato La Morgia. “L’azienda ha dato la massima apertura alle indicazioni del ministro Luigi Di Maio, a cominciare dalla settimana prossima siamo pronti a lavorare concretamente per trovare una soluzione che assicuri il massimo livello di occupazione e altrettanto assicuri la continuità dell’assetto industriale”, si è aggregato Alessandro Magnoni, direttore Comunicazione di Whirlpool Italia.

“In questa settimana ho chiesto con forza a Whirlpool di non abbandonare Napoli, altrimenti nemmeno avremmo continuato la discussione. L’azienda oggi al tavolo ha detto per la prima volta che non si disimpegnerà più dallo stabilimento. Questa è la base su cui costruire e ci aspettiamo risposte entro la settimana prossima” ha invece scritto su Facebook Di Maio, dopo l’incontro.

Sul tema si è anche espresso Calenda. L’ex ministro dello Sviluppo economico si è scagliato contro Di Maio.  “Luigi Di Maio ha mentito al Paese e agli operai su Whirlpool. Sapeva della chiusura di Napoli da inizio aprile. Ha incaricato Invitalia di analizzare il nuovo possibile investitore in sostituzione di Whirlpool. Non ha ricevuto i sindacati che hanno chiesto incontro, ha aspettato le europee e poi ha fatto scene indecorose di finta indignazione. Si deve vergognare”.

Aggiornamento ore 15.09