CALCIO

Zaniolo si racconta: “Quando entro in campo penso a divertirmi”

La classifica del Cies pubblicata ieri ha evidenziato un dato straordinario: anche i giocatori italiani possono valere un patrimonio. La dimostrazione vivente porta al nome di Nicolò Zaniolo, gioiello della Roma valutato 86 milioni di euro. Tanti, tantissimi se paragonati al prezzo di altri giocatori italiani, molto dei quali non sono nemmeno entrati in classifica.

Segno di quanto il talento anche in Italia abbia terreno forti del se valorizzato a dovere. Senza paura. Zaniolo è stato lanciato con coraggio prima da Mancini, poi da Di Francesco. Subito palcoscenici importanti per un giovane che non ha avuto timore di mostrare subito le sue qualità, che qualcuno ha anche provato a mettere in dubbio.

Zaniolo: “Nazionale Bernabeu, che emozioni!”

Il talento della Roma si è raccontato in una lunga intervista concessa a DAZN nel corso del programma ‘Piedi a terra’: “Io da trequartista mi sono sempre divertito perché quando vado in campo la prima cosa penso a giocare e divertirmi, e da trequartista ci riesco meglio. Posso fare anche la mezz’ala così l’esterno per le caratteristiche che ho. Non mi vedo ancora in un ruolo definito perché mi devo definire bene come calciatore”.

Nicolò Zaniolo ha poi parlato dell’esordio al Bernabeu e della convocazione in Nazionale: “Sapevo di giocare quella partita già dalla mattina, sono rimasto tutto il giorno a fissare il soffitto, incredulo. Sembravo paralizzato, ero stato al Bernabeu solo per una gita. Nel sottopassaggio non vedi il campo, vedevo solo accanto a me una muraglia di maglie bianche e gente come Ramos, Bale e Modric… Nazionale? La prima chiamata in Nazionale è stata poi un’altra sorpresa. Ero a cena con degli amici, a mangiare una pizza, vedo il mio nome nelle convocazioni e ho pensato subito a un errore. Poi la notizia continuava a girare ovunque e quindi ci ho sperato”, ha concluso Zaniolo.