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Acque minerali: quale scegliere e perché. Ecco cosa c’è da sapere visto che ne consumiamo 220 lt a testa

Qualcuno ricorderà l’irresistibile scena di Fantozzi (è in coda all’articolo) quando, per convinzione del mega direttore, secondo il quale bevendo in continuazione acqua minerale gasata gli porterà fortuna al gioco, lo ‘obbliga’ a gonfiarsi come un pallone!

Eppure, in realtà, gli italiani sono grandissimi consumatori di acqua minerale anzi, a livello europeo sono addirittura i primi, ‘consumandone’ ogni ben 220 litri ciascuno.

Il periodo di massimo consumo è ovviamente l’estate.

Lo rivela un’apposita ricerca condotta da ‘Altroconsumo’, che è andata ad analizzare il contenuto di ciascun tipo di minerale.

I meno accorti sono abituati a differenziare le acque per ‘diciture’: frizzante, effervescente naturale, ‘liscia’, leggera, ricca si sali, ecc.. ma, ciò che dovrebbe invece incuriosirci è la quantità di sodio e, soprattutto i sali contenuti.

Allo scopo di capire indicativamente quale tra le decine in commercio, per apporto e proprietà, è quella più indicata.

Acque minerali: ecco cosa c’è da sapere

Intanto, cosa definisce l’acqua minerale? Indubbiamente, la maggior parte di quelle in commercio, vantano differenti qualità, e quantità di sali minerali. Vediamo alcune, così come indicate da ‘Altroconsumo’:

minimamente mineralizzata – quando il contenuto in sali minerali, calcolato come residuo fisso a 180°C, non è superiore a 50 mg/l; 

oligominerale o leggermente mineralizzata – quando il valore non è superiore a 500 mg/l; 

minerale quando è compreso tra 500 e 1500 mg/l; ricca di sali minerali, quando è superiore a 1500 mg/l.

Acque minerali, quale scegliere fra quelle in commercio?

Anche qui, a fare la differenza, sono ancora volta la quantità di sali che, per ovvi motivi, vanno poi a determinare il senso del consumo.  

Impariamo quindi che,

le acque minimamente mineralizzate sono quelle classificabili come ‘leggere’ e, per intenderci, stimolano la diuresi. Solitamente vengono usate molto per le diluizioni, in special modo nell’alimentazione degli infanti, essendo indicate per il latte in polvere.

Le acque oligominerali (ugualmente diuretiche), sono invece quelle maggiormente consumate dai patiti della linea, ed in presenza di determinate patologie (che necessitano di diete iposodiche), in quanto hanno un modesto contenuto di sodio.

Le acque minerali o mediominerali, maggiormente consumate nel periodo estivo, sono le più usate dal sportivi, perché hanno una forte funzione  reintegrante di liquidi e sali minerali, persi con il sudore. 

Le acque ricche di sali minerali, sono invece quelle più delicate, al punto che andrebbero consumate ‘sotto un controllo medico’.

Acque minerali: ecco come vanno conservate

Un’altra delle tante domande che spesso ruotano intorno all’acquisto delle ‘casse’ è: ma scade? Diciamo che, per ‘data’, le acque imbottigliate hanno una vita lunghissima tuttavia, è bene però prestare attenzione allo stato ed al modo di conservazione, così da non far sì che alcune delle sostanze organiche delle quali si compongono non subiscano alterazioni.

Tra i consigli maggiormente conosciuti:

Prima regola – da seguire: verificate sempre che la bottiglia non presenti perdite, minuscoli fori, non mostri al suo interno sostanze o filamenti e, che agitandola non si formi schiuma (qualora si verificasse una di questa condizioni, fatela sostituire assicurandovi che la bottiglia ‘dubbia’ sia inviata agli organi di controllo competenti);

Seconda regola – è sempre meglio tenere le bottiglie al riparo dalla luce (così come dal sole, e da fonti di calore); una volta aperte, richiudere bene le bottiglie;

Terza regola – Va bene riporla nel frigo ma non berla con il ghiaccio aggiunto, perché quest’ultimo, oltre che ad alterarne il gusto, potrebbe ‘contaminare’ la purezza originaria dell’acqua stessa.

Quarta regola – anche qui, per non ‘compromettere’ od alterare le sue proprietà e la purezza, non andrebbe mai travasata nelle caraffe o brocche, anche per questioni igieniche.

Quinta regola – quest’ultima più che altro per praticità, una volta finita la bottiglia, si consiglia sempre di schiacciarla, anche per renderne più semplice lo smaltimento neo contenitori dei rifiuti.

Ecco i risultati dei test effettuati di ‘Altroconsumo’

Onde fornire un servizio utile ed esaustivo, fra quelle in commercio Altroconsumo ha analizzato le principali acque – sia minerali che naturali – testandone oltre al contenuto, anche le etichette e le bottiglie.

Una lunga e laboriosa serie di analisi, volte a rivelare qualità e difetti di ben 52 acque effervescenti, 52 acque naturali.

Gli esiti di questi interessanti test sono visibili a tutti, consultandoli online sul sito di Altroconsumo, dove appaiono divise due differenti categorie:

Acque effervescenti:  https://www.altroconsumo.it/alimentazione/acqua/test/guida-all-acquisto-delle-acque-minerali/results?filter=NW10060_tipologia~effervescenti-naturali

Acque naturali:  https://www.altroconsumo.it/alimentazione/acqua/test/guida-all-acquisto-delle-acque-minerali/results?filter=NW10060_tipologia~naturali

Max