ESTERI

Attacco in Congo, Di Maio: “Vile agguato”. Chiesta al Pam e all’Onu l’apertura di un’indagine

Ieri sera sono arrivati in Italia i feretri dell’ambasciatore Luca Anattasio, 43 anni, e del carabiniere Vittorio Iacovacci, 30, morti nell’attacco in Congo mentre partecipavano alla missione di peacekeeping Monusco. “È stato straziante accogliere le salme dei nostri due connazionali – ha detto alla Camera il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – il vile agguato ha stroncato le loro giovani vite e ha sconvolto quelle dei loro cari”.

“Abbiamo formalmente chiesto al Pam (Programma alimentare mondiale) e all’Onu – ha proseguito il ministro – l’apertura di un’inchiesta che chiarisca l’accaduto, le motivazioni alla base del dispositivo di sicurezza utilizzato e in capo a chi fossero le responsabilità di queste decisioni”.

Anattasio e Iacovacci, infatti, non avrebbero beneficiato della scorta perché l’Undss (Dipartimento di sicurezza delle Nazioni Unite) ha ritenuto che nel tragitto percorso dal convoglio non servissero caschi blu o esercito del Paese. “Ci aspettiamo risposte esaustive nel minor tempo possibile“, ha sottolineato Di Maio. Sul luogo dell’attentato sono volati i carabinieri del Ros (Raggruppamento operativo speciale), su delega della Procura di Roma, per acquisire maggiori informazioni sulla vicenda.

“Tutti noi – ha proseguito Di Maio – dobbiamo onorare questi nostri eroi stringendoci attorno alle loro famiglie. Il loro sacrificio illumina la vita di molti, diplomatici e militari, che silenziosamente compiono il proprio dovere per difendere l’Italia e i nostri valori in Paesi lontani e a rischio. Il loro sacrificio sarà onorato con i funerali di Stato”. Prima del discorso i deputati si sono stretti in un lungo applauso in ricordo delle vittime.

Mario Bonito