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    Congo, attentato: morto l’ambasciatore italiano e un carabiniere

    Luca Anattasio, 43 anni, era bordo di un'auto in un convoglio di una missione dell'Onu. Non sono ancora note le cause dell'attacco. Di Maio: "Immenso dolore"

    L’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo, Luca Anattasio, e un carabiniere, Vittorio Iacovacci sono stati uccisi in un attacco a un convoglio delle Nazioni Unite nel Congo orientale. Lo riporta l’agenzia britannica Reuters. Anattasio aveva 43 anni ed era in Congo dal 2017; il militare ne aveva 30 ed era in servizio per l’ambasciata italiana da settembre. Nell’attacco anche l’autista che guidava il convoglio è stato ucciso. Non sono ancora chiare le circostanze della vicenda, ma secondo le prime ricostruzioni l’attacco è avvenuto nella cittadina di Kanyamahoro, tra Goma e Bukavu, mentre il gruppo partecipava alla missione Monusco, operazione di peacekeeping nel Paese africano. L’attacco è avvenuto verso le 10 (9 ora italiana); i media locali parlano di “tentativo di rapimento”.

    Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, in rientro da Bruxelles ha espresso “immenso dolore” per la morte di Anattasio e Iacovacci, “due servitori dello Stato che ci sono stati strappati via con violenza nell’adempimento del loro dovere”. “Nessuno sforzo verrà risparmiato – ha detto il ministro – per fare luce su quanto accaduto”.

    Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, e dal primo ministro Mario Draghi. “Ho accolto con sgomento – ha detto Mattarella – la notizia del vile attacco che poche ore fa ha colpito un convoglio internazionale, uccidendo l’ambasciatore Luca Anattasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista. La Repubblica Italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Congo”.