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Caos Iran: “tra 10 giorni superiamo limite di riserve uranio consentito”

Sale la tensione intorno all’Iran e a quella che ha finito per assumere sempre più i contorni della vera bagarre relativa all’uranio ed ai limiti ad esso relativi. La crisi del nucleare, la tensione con gli Usa e la posizione dei vertici dei governi europei: tutto è in gioco in questi giorni di tensione pura.

L’Iran provoca: tra 10 fine oltre i limiti delle riserve di uranio. Ma c’è ancora tempo

Ma cosa succede esattamente? Entro dieci giorni l’Iran dovrebbe superare il limite delle riserve di uranio a basso arricchimento permessi dall’accordo sul nucleare del 2015.

A parlarne è direttamente il portavoce della Agenzia iraniana per l’energia atomica, Behrouz Kamalvandi, nel corso di un incontro con i giornalisti locali presso il reattore ad acqua pesante di Arak, mostrata in diretta dalla tv di Stato.

Quella dell’Iran è una provocazione con anche un fondo di avvisaglia. Come a voler dire, quasi, tra le righe ma nemmeno troppo, che la crisi non solo possa essere scongiurata, ma che la responsabilità di questo ricada sull’Europa. Chiaramente, le posizioni sono e resteranno diverse, su un tema tanto bollente come quello sulle riserve dell’uranio. Ma che la crisi sia aperta, è fuori di dubbio.

Da parte dell’Iran, dunque è una dichiarazione forte: “Tra 10 giorni superiamo limiti di riserve uranio consentiti”. E poi, la specifica che suona come un’avvisaglia: “Ma c’è ancora tempo… se i Paesi europei agiscono”. E poi ancora: “Abbiamo quadruplicato il ritmo di arricchimento e accelerato ancora, quindi in 10 giorni supereremo il limite consentito di 300 chili. Ma c’è ancora tempo… se i Paesi europei agiscono”, ha per appunto chiarito Kamalvandi.

In questo senso, dunque, parte oggi il countdown: entro il 27 giugno “la nostra produzione di uranio supererà il limite 300 kg”, ha tuonato Kamalvandi. Da qualche giorno l’Agenzia internazionale per l’energia atomica aveva dato chiari segnali di conferma circa l’aumento della produzione di uranio arricchito da parte dell’Iran

Del resto era Maggio quando era stato dato l’annuncio circa la sospensione della cessione all’estero dell’eccedenza di 300 chilogrammi di uranio arricchito al 3,67% e di 130 tonnellate di acqua pesante. Ora, chiaramente, questa decisione sembra essere una ulteriore forma di sfida, specie dopo l’aumento della preoccupazione nel golfo dell’Oman, con gli Stati Uniti che ritengono Teheran responsabile degli incidenti sulle petroliere giapponesi.