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Conte: “Aperture anticipate possibili, non mi aspetto un significativo aumento dei contagi”

Fase 2, curva dei contagi, riapertura anticipata di alcune attività. Sono. Questi gli argomenti toccati da Giuseppe Conte nel corso di una lunga intervista rilasciata al Fatto Quotidiano. Il premier, incalzato sulla possibilità di dare il via libera alla riapertura anticipata di determinate attività ha così risposto, lasciando uno spiraglio di riuscita.

“Riaperture anticipate nelle Regioni? Siccome ora ci sono soglie definite di allarme, siamo in condizione di studiare un’eventuale anticipazione delle aperture per ulteriori attività con differenziazioni geografiche – ha spiegato Conte al Fatto – In presenza di un protocollo di sicurezza per spazi, ambienti e attività, si potrà decidere di anticipare le aperture di centri estetici, parrucchieri, ma anche teatri”.

“Educazione diffusa nei cittadini”

Il premier Conte si è detto inoltre fiducioso sulla stabilizzazione dei contagi ormai da tempo al ribasso. Si sente, infatti, di escludere un nuovo picco di infezioni: “Non mi aspetto un particolare aumento dei contagi, perché ormai si è diffusa fra i cittadini un’educazione generale alla convivenza col virus”, ha ribadito Conte.

E ancora: “Anche se ci sono settori che non possiamo controllare del tutto, come gli ambiti familiari. Lo stesso il ritorno in fabbrica, nonostante i protocolli rigorosi, potrebbe far risalire la curva. Ma stiamo facendo tutto con grande scrupolo e abbiamo un piano che ci consente, se le cose andassero male, di intervenire in modo mirato, geograficamente circoscritto, e non generalizzato”, ha concluso il premier nell’intervista al Fatto Quotidiano.