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Crisi di governo, Conte è in affanno: urge trovare almeno 158 voti in Senato o sono guai

Come è noto, domani alla Camera, e martedì al Senato, il premier Conte Conte è atteso da un inizio di settimana a dir poco ‘terribile’.

E se domani sarà dura, peggio il giorno dopo in Senato, dove al capo della maggioranza occorrono assolutamente 158 voti per poter affermare che in questo esecutivo si può fare a meno di Italia Viva.

La speranza, e su questo il Pd sta lavorando da diversi giorni, è che si crei una spaccatura all’interno de partito di Matteo Renzi, magari anche con un conseguente esodo verso il Nazareno!

Un’ipotesi suggestiva, che deve tra l’altro poter contare anche su una compartecipazione di Forza Italia, che potrebbe ‘aiutare’ qualora al voto mancasse qualche suo senatore… Anche perché, allo stato dei fatti, andare alle urne non farebbe comodo a nessuno.   

Conte in affanno: l’unica speranza è coinvolgere i rodati ‘vecchi leoni’

Dunque, mai come in questo momento, la politica italiana deve dar vita alla sua arte migliore: quella del ‘compromesso’. Ci troviamo infatti davanti ad una serie di strategie che frappongono l’inesperienza politica dell’attuale esecutivo, alla più rodata confidenza istituzionale dei ‘vecchi leoni’ riciclati in Parlamento, che si sfrega le mani, finalmente in vista di un ‘riscatto’. Il tutto considerando che le opposizioni, Meloni e Salvini in primis, sono pronti a dare il colpo di grazia.

Conte in affanno: i suoi collaboratori umiliano Cesa declassandolo ad ‘tappabuchi’

Ma come dicevamo, Conte sarà pure circondato da team di ‘esperti’, di taske force di professionisti, ma ora occorre la politica. E qui, appena ieri, i più stretti collaboratori del premier hanno già dato un saggio della loro totale incapacità relazionale. A quanto sembra infatti nel giro di telefonate ‘acchiappavoti’, hanno pensato bene di rivolgersi anche all’Udc del ‘navigato’ Lorenza Cesa. Ebbene, il tono sarebbe stato ‘vi unite a noi e ‘qualcosa’ si trova’. Manco fosse un tappabuchi. Un tentativo maldestro al quale rimediare al più presto, mettendo sul piatto qualcosa di ben più sostanzioso.        

Conte in affanno, un ministro M5s: “Sembra di assistere ad un Sudoku”

Come ha ben definito la situazione un ministro M5s,”sembra un sudoku, nelle commissioni era già un caos a Palazzo Madama con Iv in maggioranza, figuriamoci ora quel che potrebbe accadere…“.

Ma ormai il tempo incombe e, un governo minoranza significherebbe il progressivo sfaldamento dell’attuale maggioranza…

Max