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Crisi di governo: siamo nel pieno del countdown, tuttavia in generale non prevale il pessimismo

Mentre scriviamo, dopo l’intervento di stamane, il premier Conte, è nuovamente impegnato a cercare ‘adesioni’ sull’operato del suo esecutivo, confidando – diversamente da potrebbe invece accadere in Senato – in un consenso, dato già per certo.

Nel frattempo, grazie alla precisa scansione oraria con la quale l’agenzia di stampa AdnKronos ha raccolto reazioni e commenti, vediamo insieme cosa è accaduto prima di questa ripresa pomeridiana.

Dini (14.19): “Conte vuol rimanere solo per soddisfare la sua vanità”

In ordine di tempo, il primo a commentare è (ore 14.19), stato l’ex premier e più volte ministro Lamberto Dini il quale, intervenendo su Rai Radio 1 ha affermato che “Giuseppe Conte ha perso una parte della sua maggioranza, non può sostituirli con dei voltagabbana, avremmo un governo peggiore di quello attuale“. Quindi, ha aggiunto, “Conte vuole rimanere per soddisfare la sua vanità, se avesse un po’ di dignità, se i voti al Senato fossero meno di 155 dovrebbe presentare le sue dimissioni al Colle”.

Giarrusso (14.20): “L’Italia ha bisogno dell’autorevolezza di Conte”

Poco dopo, primo commento uscito via Twitter, l’europarlamentare del M5s, Dino Giarrusso, ha scritto: “Un gigante che rende i nani ancora più piccoli e insignificanti. L’Italia ha bisogno di autorevolezza, e deve continuare con Giuseppe Conte e il suo governo. Non ci sono alternative per il bene dell’Italia. #AvantiConConte”.

Scalfarotto (14.33): “Noi ci siamo se ci sarà un governo vero”

Nel frattempo, dall’interno dell’Aula, dopo le comunicazioni di Conte, è stato l’ex sottosegretario Ivan Scalfarotto (Iv), a replicare: “Le abbiamo chiesto un governo migliore, lei si è messo subito a lavorare per un governo peggiore, per un’altra maggioranza. Ma è un governo peggiore con un’altra maggioranza perché sarà più povero aritmeticamente e politicamente, mancherà il motorino riformista che siamo stati noi. Se c’è da creare un governo migliore – ha tenuto a rimarcare il membro di Italia Viva – noi non abbiamo pregiudiziali sui nomi, figurarsi se mettiamo il veto su di lei. Ma chiediamo di muoversi, darci risposte. Se questo c’è, se c’è una visione noi ci siamo. Se il progetto è lasciare le proprie idee per mantenere il proprio incarico noi non ci saremo, se c’è un governo vero Italia viva non mancherà“.

Binetti (14.38): “Con un solo voto in più Conte ce la fa, ma poi?”

Intervistata a ‘Un giorno da pecora’, la senatrice Udc, Paola Binetti, ha affermato: ’’Salvini dice che Conte vive su Marte? Non è così, io penso che Conte abbia avuto una sufficiente batosta da essere tornato velocemente sulla terra… ‘Io sono pienamente d’accordo con il cardinale Bassetti, presidente della Cei: ha detto sul voto quello che ogni italiano medio pensa. Domani Conte non avrà la maggioranza assoluta al Senato”. Dunque, domandano giustamente i conduttori: cosa accadrà? ’’Metta in fila le cose. La prima è questa: Mattarella ha detto che anche con un solo voto in più Conte è legittimato. Con un solo voto in più ce la fa. Ma è anche vero che Mattarella ha detto che c’è bisogno di una forza politica coerente ed è quella che Conte appunto deve costruire’‘.

Colletti (15.14): “Da irresponsabili aprire la crisi, non so cosa votare”

Incrociato dai media, il parlamentare M5s, Andrea Colletti, confida che ”Ancora non ho deciso se votare la fiducia o meno. E’ stato da completi irresponsabili aprire la crisi in questo momento ma ampia parte del governo attuale non si è dimostrata all’altezza”. Quindi, prima che il deputato riesca ad eclissarsi, gli domandano quali ministri cambierebbe: “Per ora – taglia corto – posso dire che i migliori si sono rivelati Conte e Di Maio“.

Tajani (15.31): “Impossibile sostenerlo, ci vuole un governo stabile”

Affronta la selva di microfoni che lo accolgono all’esterno del Parlamento, senza nemmeno dar tempo di fare domane Antonio Tajani (Forza Italia), che anticipa ”L’Italia avrebbe bisogno di in governo stabile. Sono loro che stanno al governo. Per avere un governo stabile ci vuole un progetto comune, non basta avere qualche voto sottobanco… Impossibile poterlo sostenere, altra cosa è votare scostamento bilancio e decreto ristori e impegnarsi per un buon progetto di Recovery”.

Iv (16.00): riunione del gruppo alla Camera: “Ci asterremo, tutti compatti”

Più un briefing che una riunione vera e propria, quella del gruppo di Italia Viva alla Camera, tanto per riconfermarsi l’un altro la linea decisa: uniti nell’astensione sul voto di fiducia. “Astensione. Compattamente, anche se qualcuno voleva votare contro oggi” perché, le dure parole di chiusura che stamane il premier ha avuto contro ne confronti del partito di Renzi, non sono certo state gradite. Tuttavia, si ripetono, deve prevalere il buonsenso: “Non cadiamo nelle provocazioni”.

Orlando (16.28): “Dobbiamo lavorare: con due voti di margine non si governa”

Intervistato da ‘Speciale Tg1, il dem Andrea Orlando rimarrà che “Non si governa con due voti di margine, bisogna lavorare perché questa alleanza politica si basi su numeri solidi, ma questo è un lavoro che comincia una volta respinto il tentativo di far cadere i governo”.

La GdF (16.30) precisa: “Nessun generale interverrà in forze della maggioranza”

In merito a quanto circolato tra i corridoi parlamentari, è giunta prontamente la smentita da parte della Guardia di Finanza la quale, attraverso un comunicato stampa ha reso noto che ’’Le notizie riportate su alcuni quotidiani, circa il presunto coinvolgimento di Generali della Guardia di Finanza in attività volte ad ampliare la maggioranza di governo sono prive di ogni fondamento. ‘Al riguardo, il Comandante Generale, Gen.C.A. Giuseppe Zafarana, ha informato il Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Prof. Roberto Gualtieri che nessun Generale in servizio nel Corpo ha posto in essere attività di tal genere. Il Ministro Gualtieri ha ringraziato il Generale Zafarana, ribadendo la fiducia nell’operato della Guardia di Finanza’’.

Conte (16.39), s’informa sui voti in Senato: “A quanto siamo?”

Lasciata l’Aula di Montecitorio, poco prima di varcare la soglia della sala del governo, entrando nella sala del governo, il premier Conte ha avvicinato Andrea Benvenuti (uo segretario particolare), al quale avrebbe chiesto notizie su quanti voti potrà contare domani in Senato: “a quanto siamo?”, e Benvenuti: “155-156”. Ricordiamo che, per poter far a meno di Italia Viva, all’esecutivo bastano 158 senatori favorevoli.

Voto alla Camera (16.50) dai conti fatti Conte potrebbe incassare parecchi ‘Sì’

Intanto, mentre monta l’attesa, fra i collaboratori di Conte prevale l’ottimismo: ”Se oggi ne uscirà bene, sarà di buon auspicio anche per il voto di domani” dicono, fondando le loro speranze sull’aiuto di  315 deputati, rispetto ad un ‘plenum’ che prevede in totale 629 deputati, visto l’addio di Padoan lo scorso novembre, che ha lasciato vuoto un seggio sui 630 totali.

Zingaretti (17.02): “No comment” entrando all’assemblea dei Pd del Senato

E’ arrivato trafelato in Senato, preferendo non rilasciare dichiarazioni, Nicola Zingaretti, puntuale per partecipare all’assemblea del gruppo Pd a Palazzo Madama.

Max