De Vito è fuori dal movimento 5 Stelle

 

De Vito è fuori dal movimento 5 Stelle: lo annuncia senza alcun giro di parole il leader grillino Luigi Di Maio. Per il vice premier e ministro del governo gialloverde infatti non ci sono margini di discussione sul tema e, dopo l’arresto, De Vito va considerato a tutti gli effetti fuori dal movimento seguendo le parole che, via social, Di Maio ha immediatamente diffuso. “Marcello De Vito è fuori dal MoVimento 5 Stelle. Mi assumo io la responsabilità di questa decisione, come capo politico, e l’ho già comunicata ai probiviri”, dichiara Di Maio via Facebook.

De Vito è fuori dal movimento 5 Stelle. Di Maio sbatte fuori il Presidente della assemblea capitolina

L’indagine “Congiunzione astrale” volge a porre l’accento sulle manovre illecite nella procedura per la per la realizzazione del nuovo stadio della Roma così come per la edificazione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e il progetto di riqualifica dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense. Oltre a De Vito ci sono altri diversi indagati ma, ovvio, l’attenzione mediatica e politica è tutta su di lui.
L’arresto dei cinquestelle Marcello De Vito per tangenti per il nuovo stadio della Roma produce infatti tutta una serie di reazioni critiche. Chi si aspetta asprezza solo dall’opposizione, come ad esempio il Pd che chiede le dimissioni della sindaca Raggi, rischia di restare deluso: sono infatti gli stessi membri del M5s ad alzare forti le polemiche. In primis lui, il leader politico Luigi Di Maio che sceglie l’espulsione diretta, senza discussioni, per De Vito e senza passare dai probiviri. “Mi assumo io la responsabilità di questa decisione, come capo politico, e l’ho già comunicata ai probiviri”, scrive per poi aggiungere: “È un insulto a ogni attivista che si fa il mazzo”.
Intanto la sindaca di Roma Virginia Raggi dichiara di “aver fiducia nella magistratura”. Ma chiarisce: “Ho dichiarato guerra alla corruzione e respinto i tentativi di chi vuole fermare l’azione di pulizia che portiamo avanti. Qui non c’è spazio per ambiguità. Non c’è spazio per chi immagina di poter tornare al passato e contaminare il nostro lavoro. Avanti fino in fondo, senza se e senza ma, per la legalità”.
“È un episodio tristissimo – sostiene il sottosegretario pentastellato al Viminale Carlo Sibilia –  Ma come gruppo politico dobbiamo avere una reazione immediata e dura. Questa è la differenza che ci sarà sempre tra il M5S e le altre forze politiche. Gli altri li coccolano, noi no”. Anche il senatore m5s Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, è durissimo: “I fatti contestati a Marcello De Vito sono gravissimi: in questo momento,ancor più di prima, è necessario ribadire la piena e totale fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine. Non si può rimanere in silenzio. La corruzione è un male che colpisce in qualsiasi forza politica e bisogna essere intransigenti”.
Tra le fila del Pd si chiedono le dimissioni della giunta Raggi, e anche l’ex grillino  Pizzarotti rivolge alla sindaca cinquestelle di Roma. Il deputato dem Michele Anzaldi stuona: “Il Movimento 5 stelle che ieri chiedeva in massa le dimissioni di Nicola Zingaretti per un’indagine dove viene accusato da una persona terza che finora non ha portato alcun riscontro alle sue accuse, ora per coerenza dovrà pretendere le dimissioni della sindaca Raggi e di tutta l’Amministrazione capitolina”.