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Emendamenti come se piovesse: M5s al lavoro sulla Manovra

E’ una continua corsa che non consente nessun momento di sosta, è infatti fissato per oggi alle 15 in Senato, il termine per presentare in commissione Bilancio i ‘vari’ emendamenti relativi alla manovra. Ed in questo senso il M5s ‘ ne ha da vendere’, continuando a produrre moltissimi proposte, alcuni delle quali sicuramente interessanti. Vediamo alcuni di questi emendamenti

Sicuramente quello ‘più ad effetto’ è firmato da Lannutti, senatore 5stelle, che tornando ad un’antichissima e controversa questione, propone di far pagare l’Imu alla Chiesa: “Sono tenuti a pagare l’Imposta municipale propria (IMU), nei modi e nei termini stabiliti dalla legge per quell’immobile e tutti gli altri a esso collegati, tutti gli edifici o i complessi architettonici della Chiesa cattolica, di congregazioni religiose che fanno capo alla religione cattolica o di associazioni o società legate alla religione cattolica al cui interno ci sono edifici totalmente o in parte adibiti: a ristorazione a pagamento, a caffetteria a pagamento o a hotelleria a pagamento; all’erogazione di servizi ospedalieri o sanitari a pagamento in percentuale pari o superiore al 30% rispetto al fatturato complessivo dell’azienda”.

Sul fronte tasse, c’è poi l’idea di veicolare parte di quanto rimborsato a chi usa il pagamento elettronico, destinando la base imponibile al fondo dei lavori dipendenti, che si occupa della riduzione del carico fiscale.

E mentre si discute ancora sull’indegna bocciatura riservata alla proposta della Boldrini, di ridurre l’Iva sugli assorbenti (bene comune necessario), sempre in ottica ‘green’ (ma non troppo), il M5s chiede la riduzione dell’aliquota Iva, da applicare ai pannolini per l’infanzia lavabili. Non ultima poi, iva agevolata per tutti quei prodotti alimentari biologici, che arrivano nei punti vendita imballati nella carta, o compostabili.

Poi, da inserire sempre all’interno della manovra, ecco l’altrettanto discusso giro di vite su leasing 2020 relativo alle auto aziendali. Questo anche per spingere le aziende a rivedere in toto i loro parchi auto, rimodulando la gestione a favore dell’elettrico, cercando così di sollevare allo stesso tempo il mercato automobilistico, dove l’ibrido non riesce ancora a sfondare.

In tema di sicurezza, in primo piano la videorveglianza, per i cui sistemi viene chiesta un proroga al bonus: “Alle spese sostenute da persone fisiche non nell’esercizio di attività di lavoro autonomo o di impresa ai fini dell’installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o allarme – si legge – nonché́ per quelle connesse ai contratti stipulati con istituti di vigilanza, dirette alla prevenzione di attività criminali, è̀ riconosciuto un credito d’imposta ai fini dell’imposta sul reddito, nel limite massimo complessivo di 15 milioni di euro per l’anno 2020”.

Doveroso il capitolo relativo ai ‘truffati dalle banche’, e dunque per quanti interessati a produrre la documentazione per poi aver accesso al Fir (Fondo indennizzo risparmiatori), la proposta di emendamento recita “la scadenza del termine per la presentazione delle richieste di indennizzo previsto il 18 febbraio 2020 è̀ prorogata al 18 aprile 2020”.

Ricordiamo infine che il ddl deve arrivare a Palazzo Madama entro il 3 dicembre dove, dopo l’approvazione della commissione Bilancio alla Camera – e in Aula a Montecitoriotornerà quindi in Senato in terza lettura per il via libera definitivo. Tutto questo, entro il 31 dicembre.
Max