FOGGIA – MENTRE LE FORZE DELL’ORDINE CERCANO DI PLACARE LA ‘RESISTENZA’ DI QUANTI VIVONO ANCORA ALL’INTERNO DEL ‘GRAN GHETTO’, NELLA NOTTE UN ROGO UCCIDE DUE MIGRANTI

Da giorni le forze dell’ordine stavano ‘forzando’ la resistenza delle decine di migranti intenzionate a non lasciare quella sorta di bidonville tra Rignano Garganico e San Severo, nel foggiano, definita ‘il gran ghetto’. E nella notte per cause ancora da accertare (ma non sembrerebbe per origini dolose), nel campo si è sviluppato un drammatico rogo a seguito del quale duemigrantisonomorti carbonizzati. Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco e dei soccorritori, che si sono prodigati per scongiurare il peggio, vista l’alta densità di materiale altamente infiammabile, e bombole di gas, di cui si compone il campo profughi. . Le fiamme sono state completamente spente. Il paradosso è che, mentre le forze dell’ordine proseguivano nelleoperazioni di sgombero delle baracchee delle capanne, nonostante la disgrazia avvenuta nella notte, alcuni migranti hanno pensato bene di appiccare un nuovo rogo contro i trasferimenti. Nei giorni scorsi una settantina di profughi erano già stati trasferiti nella masseria Fortore, una struttura di proprietà della Regione, a San Severo. Una situazione davvero drammatica sia per i profughi che per gli operatori del ‘gran ghetto’.