POLITICA

Iran-Stati Uniti, sfida a distanza

Ieri, mercoledì 22 aprile, i pasdaran, i guardiani della rivoluzione islamica khomeinista, hanno annunciato di aver messo in orbita il primo satellite di osservazione militare di produzione nazionale, il Noor-1, lanciato dalla base di Ghased, nel deserto centrale dell’Iran. Il segretario del Consiglio supremo di sicurezza nazionale di Teheran, Ali Shamkani, ha aggiunto che l’Iran è pronto a “svelare nuove sorprese”.

Dura la risposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “Ho dato ordine alla marina statunitense di abbattere e distruggere qualsiasi cannoniera iraniana se infastidirà le nostre navi in mare”.

Parole che non sono passate inosservate al capo dei pasdaran, Hossein Salami, che a sua volta ha minacciato Washington, dicendo di aver ordinato “di distruggere qualsiasi forza terroristica americana nel Golfo Persico che minacci la sicurezza delle navi dell’Iran”. I guardiani della rivoluzione sono pronti a resistere contro “le minacce alla sicurezza nazionale e all’integrità territoriale”, ha riferito Salami, aggiungendo che a un’eventuale minaccia degli Stati Uniti seguirà “una risposta rapida e decisa”.

Mario Bonito