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Iraq, il Papa verso Baghdad: “Pellegrino di pace”

È partito alle 7.45 da Fiumicino il volo “Covid free” con a bordo Papa Francesco: direzione Baghdad. Un viaggio storico, il primo dal novembre 2019 per Bergoglio, e il primo per un Santo Padre in terra irachena. Sarà un viaggio “blindato”, sia per la sicurezza sia per l’emergenza sanitaria, ma non per questo meno denso di importanza interreligiosa e politica.

Sarò pellegrino di pace – ha detto ieri Bergoglio in un video messaggio rivolto al popolo iracheno – animato dal desiderio di pregare insieme e di camminare insieme anche con i fratelli e le sorelle di altre tradizioni religiose nel segno del padre Abramo che riunisce in un’unica famiglia musulmani ebrei e cristiani”.

Prima della partenza il Papa ha inviato telegramma al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Nel momento in cui lascio Roma per recarmi in Iraq pellegrino di pace e di fraternità tra i popoli, mi è gradito rivolgere a lei signor Presidente il mio deferente saluto che accompagno con fervidi auspici di serenità e prosperità per il caro popolo italiano”.

Oggi, venerdì 5 marzo, Bergoglio incontrerà le autorità civili e religiose dello Stato e visiterà la cattedrale siro-cattolica Nostra Signora della Salvezza, dove in un attentato nel 2010 furono uccise 58 persone. Domani volerà a Sud, a Najaf, città santa per gli sciiti, dove incontrerà l’ayatollah Ali al-Sistani; poi sarà la volta di Nassiriya per l’incontro interreligioso a Ur dei Caldei, patria di Abramo. Il giorno successivo sarà a Mosul, luogo simbolo della guerra.

Mario Bonito