L’OCCUPAZIONE SEGNA UN LIEVE CALO NEL TERZO TRIMESTRE 2016. MA L’ISTAT SEGNALA ANCHE +239MILA NUOVI OCCUPATI IN UN ANNO TRA DONNE ED OVER 50

Brusco arresto dell’occupazione, rileva l’Istat analizzando i dati sul mercato del lavoro nel terzo trimestre dell’anno, che dopo cinque trimestri consecutivi di crescita, rispetto a quello precedente, in questo terzo trimestre del 2016 segna un leggero calo con un -14 mila, -0,1%. Questo in antitesi alla registrata crescita del numero dei dipendenti (+66 mila, 0,4%), compensato dal calo degli indipendenti (-80 mila, -1,5%). Rimane invece stabile il tasso di disoccupazione per il quarto trimestre consecutivo in confronto al periodo aprile-giugno mentre aumenta di 0,4 punti rispetto allo stesso trimestre del 2015, con una crescita tendenziale di 132 mila disoccupati. Inoltre nel corso di questo terzo trimestre salta agli occhi il numero degli inattivi di 15-64 anni (-528 mila in un anno) e il corrispondente tasso di inattività. Nell’ambito della disoccupazione, la diminuzione dell’inattività è diffusa per genere, territorio, classe di età e riguarda sia quanti vogliono lavorare, in tal senso risultano essere  -212 mila le forze di lavoro potenziali, soprattutto tra le donne; mentre è ‘corposa’ la componente considerata più distante dal mercato del lavoro: -316 mila chi non cerca e non è disponibile. Mediamente, risulta maggiore l’ingresso nell’occupazione dei disoccupati – soprattutto tra i 35 e i 49 anni – degli individui con basso livello di istruzione, e nel Centro-nord; in misura più contenuta crescono anche le transizioni dallo stato di inattività verso l’occupazione e la disoccupazione.In definitiva, considerate le rilevazioni relative ai dati mensili, ad ottobre 2016, mostrano al netto della stagionalità, un nuovo calo degli occupati concentrato nei dipendenti a tempo indeterminato, a fronte di una modesta crescita dei dipendenti a termine e della stabilità degli indipendenti. Se comparato a quello dell’anno precedente, il terzo trimestre del 2016 segna una crescita complessiva di 239 mila occupati. La crescita riguarda soltanto i dipendenti a tempo indeterminato (+316 mila) a fronte di una sostanziale stabilità di quelli a termine e del calo degli indipendenti. Per quelli invece impegnati nel tempo parziale, cresce soltanto nella componente volontaria. Nel complesso, la crescita dell’occupazione riguarda in maggior misura le donne (+189 mila in un anno), ed è concentrata esclusivamente tra gli over 50enni.

M.