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“Lega divisa? Dovranno aspettare 30 anni”, avverte Salvini

Grazie e tanti auguri. Così Matteo Salvini saluta chi lascia il suo partito. Per ultima ha salutato l’europarlamentare Francesca Donato, che ha fatto le valigie perché, ha detto, nella Lega ora comanda Giorgetti. Salvini quasi sorvola sull’accaduto, poi intervenuto a Telelombardia assicura: “Sono trent’anni che ne dicono di tutti i colori sulla Lega. Se aspettano una Lega divisa devono aspettare i prossimi trent’anni”.

Il leader della Lega ha spiegato che “un partito che raccoglie la fiducia di milioni di italiani, che ha mille sindaci e governa 14 regioni per fortuna in democrazia ha sensibilità diverse, ma su alcuni temi fondamentali, il no a nuove tasse, la conferma di Quota 100 e l’aumento delle pensioni di invalidità, siamo tutti d’accordo”.

Intanto la Lega porta avanti la sua battaglia contro l’estensione del Green pass obbligatorio a tutti i lavoratori: “Sulla storia del green pass esteso o meno saranno gli anni a dire chi aveva ragione – dice Salvini – Noi stiamo garantendo come Lega il diritto al vaccino per chi lo vuole e il diritto alla studio, alla mobilità e al lavoro a tutti quelli che hanno fatto un’altra scelta. Una posizione di equilibrio, con i tamponi a basso costo”.

Sul rapporto con Draghi, Salvini afferma: “C’è sintonia perché la Lega ha fatto nascere questo governo sul preciso impegno che non si sarebbe aumentata nessuna tassa. Noi siamo al fianco di Draghi. A sinistra si parla di tassa patrimoniale e di tasse sui risparmi. In questi giorni si parla di revisione degli estimi catastali, che significa un aumento della tassa sulla casa. Da questo punto di vista contiamo su Draghi come argine alla voglia di tasse della sinistra e dei 5 Stelle”.