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M5s, mentre Crimi indice gli Stati Generali per salvare il salvabile, i vertici s’azzuffano per il logo

Gli Stati Generali si concluderanno il 7 e l’8 novembre a Roma in un grande incontro nazionale. Saranno partecipati dal basso e sarà un momento di coinvolgimento globale di tutti i nostri iscritti. Si parte dalle assemblee regionali e provinciali, che saranno convocate dai facilitatori regionali, già incaricati di attivarsi in questa direzione“.

Eccola la ‘chiamata’, apparsa stamane sul Blog  a 5stelle, attraverso la quale Vito Crimi, ha ufficializzato l’imminente ‘resa dei conti’.

Crimi: “Gli Stati Generali per riorganizzarci ed andare avanti”

“In questi anni – scrive l’attuale capo politico – il MoVimento 5 Stelle ha realizzato grandi cose, le ha fatte mettendo al centro sempre l’interesse dei cittadini e del Paese. Per andare avanti, per realizzare nuovi obiettivi, abbiamo bisogno di riorganizzarci e per farlo lanciamo gli Stati Generali del MoVimento 5 Stelle”. Dunque, continua Crimi, “Le assemblee locali, stileranno un documento per mettere insieme i temi da porre in primo piano nell’agenda politica del MoVimento, come realizzarli e quindi che organizzazione dobbiamo darci e quali regole servono per raggiungere quegli obiettivi. Queste assemblee dovranno designare dei rappresentanti che verranno a Roma – un numero circoscritto perché ovviamente anche l’emergenza Covid ci costringe a fare degli incontri che siano limitati per il numero di persone – in un’assemblea che non avrà un potere deliberante, perché l’ultima parola spetta sempre all’assemblea degli iscritti”.

Crimi: “Il documento finale sarà sottoposto al voto della rete, alla nostra assemblea degli iscritti”

Inoltre, aggiunge il capo politico del Movimento, ”In questa due giorni del 7-8 novembre i rappresentanti incaricati dalle regioni si incontreranno e confronteranno in tavoli di lavoro. Una full immersion che si svolgerà nelle giornate di sabato e domenica mattina. In conclusione, i singoli tavoli dovranno produrre una sintesi dei lavori e di tutte le questioni che devono essere affrontate o messe in discussione”. Quindi, conclude il reggente ”Le sintesi dei lavori domenica pomeriggio sfoceranno in una assemblea, che prevederà un dibattito pubblico in streaming. Al dibattito potranno intervenire anche coloro i quali non sono stati designati quali rappresentanti. Il documento finale degli stati generali dovrà essere sottoposto al voto della rete, alla nostra assemblea degli iscritti, che avrà sempre l’ultima parola e deciderà sul futuro del MoVimento”.

M5s: intanto ai vertici infuria la lotta sulla proprietà del logo

E mentre da una parte si cerca di restituire una sorta di collegialità al Movimento attraverso gli Stati Generali, dall’altra si sta invece discutendo seriamente circa la paternità del simbolo. Una diatriba quella fra Davide Casaleggio ed il Movimento stesso, che certo non lascia certezze circa un proseguo ottimale per il Movimento, che ora di tutto ha bisogno tranne che di una guerra interna, addirittura per un logo.

Ma di chi è realmente la proprietà?  Secondo Giancarlo Cancelleri, membro del Comitato di Garanzia, “Se non ricordo male il simbolo è di Grillo. L’ha depositato lui, appartiene al Garante. Credo che Grillo abbia depositato anche un logo Movimento 5 Stelle ‘in bianco’ senza alcuna dicitura…”. Ed a quanto pare fu proprio il garante, nel settembre del 2012, a depositare presso l’Ufficio brevetti e marchi del Mise il logo con la scritta ‘MoVimento’ con sotto le ormai famose 5 Stelle. Ma già prima, siamo nel 2009, Beppe Grillo aveva depositato il noto logo con all’interno la dicitura ‘beppegrillo.it’, poi data regolarmente per molti anni.

Soltanto nel novembre del 2015, nel database dell’Edipo (l’Ufficio dei marchi europeo), apparve invece il classico simbolo M5S dove, al posto del garante, figura la scritta movimento5stelle. In questo caso la proprietà è dell’Associazione Movimento 5 Stelle di Genova, fondata nel 2012 (e tutt’oggi presieduta) dallo stesso Grillo.

Tuttavia nel 2018 in occasione delle elezioni politiche, ecco apparire la scritta  ilblogdelle stelle, di proprietà dell’Associazione Movimento 5 Stelle, con sede a Roma, fondata pochi mesi prima da Casaleggio e Luigi Di Maio. Ed infatti, lo statuto dell’associazione, al 2017, recita ed evidenzia la presenza di Rousseau all’interno del partito: ”Alla denominazione del ‘MoVimento 5 Stelle’ potrà essere abbinato il simbolo, di proprietà dell’omonima associazione ‘MoVimento 5 Stelle’ con sede in Genova, concesso in uso dalla medesima”.

Ma l’Associazione di Grillo spiega che il logo con la dicitura movimento5stelle.it, “è stato dato in uso gratuito all’Associazione Rousseau” di Casaleggio.

Insomma una confusione che poco aggiunge alla d per sé già abbastanza complicata situazione del M5s che, ora di tutto ha bisogno, fuorché di guerre intestine per la prproetà del simbolo. Forse è giunto il tempo della sostanza…

Max