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M5S rumors su un possibile l’accordo con Farage

Si fa sempre più strada la possibilità, secondo alcune forti indiscrezioni che sono anche state riportate dall’agenzia stampa Adnkronos, che si possa arrivare ad un accordo tra il Movimento Cinque Stelle ed il il Brexit Party di Nigel Farage.

Quello di Farage, come è noto, è il partito risultato poi di fatto essere il vero grande vincitore alle recenti elezioni europee con il 31,6% delle preferenze. Ebbene, secondo queste indiscrezioni che fonti considerate vicino ad ambedue le forze politiche al di qua e al di là della Manica, sarebbe piuttosto concreta la possibilità di un’intesa tra le parti.

Ipotesi di un accordo tra M5S e il Brexit Party di Nigel Farage

Le voci sono sempre più insistenti: sarebbe particolarmente vicino l’accordo tra il M5S e il Brexit Party di Nigel Farage, che ha raccolto un vero boom di consensi nelle recenti elezioni europee: ben il 31,6% delle preferenze. Il target è chiaro: sedere nel gruppo Efdd, quello in cui i 5 Stelle e il partito di Farage coesistevano nella scorsa euro legislatura.

Questa possibilità, inizialmente considerata peregrina, a dire il vero è in dubbio secondo quanto emerge negli ambienti. Del resto, ci sono altrettante voci circa una presumibile fuoriuscita del partito di Farage, che in verità è uno dei partner più attraenti a cui molte forze guardano, per via dei 29 seggi.

Molte sono le forze sovraniste e conservatrici vogliose di stringere accordi di collaborazione, diciamo così. Tuttavia, di recente proprio Farage in persona ha preso le distanze da alcuni di essi. In particolare, dalla dalla Lega.

Farage si era espresso così: “noi siamo più centristi”. L’Efdd d’altra parte non avrebbe i numeri per fare gruppo in Europa (servono 25 eletti ma di ben 7 Paesi diversi). In questo senso si paventa di una intesa con in 5 stelle.

Aggiornamento ore 7.02

Molta attenzione in queste ore si respira intorno alla indiscrezione circa eventuali intese tra i grillini e l’universo britannico di Farage. Nei 5 Stelle ufficialmente si prendono le distanze ma nello stesso tempo non ci si esprime con risolutezza e lo spiraglio resta dunque aperto.

“Abbiamo tante opzioni sul tavolo”, emerge. A quanto pare, però, sarebbe più di uno spiffero. Fonti bene informate assicurano, senza però volersi esporre più di tanto, come l’accordo con Farage sarebbe a un tiro di schioppo.

Parrebbe che in questo il Movimento ci veda la possibilità, esauritasi la spinta emotiva di un gruppo nuovo ed autonomo, di evitare di avere un pesò nullo a livello europeo. Se nei mesi passati pare si fossero stati piccoli tentativi di corteggiamento con il Ppe, e, emerge, degli pseudo flirt con i conservatori di Ecr, sale a galla al contrario come quella che porta a Farage possa essere una pista seria.

L’opzione – Farage tuttavia ha di fronte a sé un ‘ma’ corposo. E cioè la Brexit, che, ad eccezione di rinvii, condurrebbe per appunto il Brexit Party fuori da Strasburgo il 31 ottobre. Dunque, stringere ora con Farage potrebbe essere fuorviante, ma pur assomigliando ad una soluzione per tamponare l’emergenza – accordi piuttosto consistente, almeno al momento.

Aggiornamento ore 11.01

Si farà o non si farà un accordo tra Farage e i 5 Stelle? Nel gennaio 2017 il blog di Grillo, avviò una votazione online domandando alla base se lasciare o meno l’Efdd, dove il M5S conviveva con Farage, per entrare nell’Alde. Il 78,5% dei votanti disse sì, favorevole a mollare l’Ukip e a dire addio all’Efdd.

Tuttavia il leader dell’Alde, l’ex premier belga Guy Verhofstadt, si oppose all’alleanza, girandosi dall’altra parte rispetto al M5S obbligato così a restare nell’Efdd. Ora, questa sembra la scialuppa di salvataggio europeo dei grillini, con Farage che pare possa sciogliere i nodi pregressi e riaprire un nuovo sbocco comune europeo. Sempre salvo Brexit, ovvio.

“Grazie per l’informazione”, sorride il leader del Brexit Party, Nigel Farage, interpellato sulla questione da Affaritaliani.it. “Voi ne sapete più di me e ho grande rispetto per la professionalità della stampa italiana”, continua Farage. “Vedremo, vedremo…” ha aggiunto poi, per proseguire: “Le negoziazioni a Bruxelles sono sempre in uno stato di fluttuazione e di incertezza…”. Appunto, “we will see…”.

Aggiornamento ore 13,27